Uno degli indicatori con la formula di costruzione più semplice è di sicuro il Momentum. L’algoritmo mostra la forza con la quale il movimento dei prezzi di un certo asset procede nel tempo. Per calcolare il Momentum si dovrà sottrarre alla chiusura dell’ultimo periodo quello di N periodi precedenti. Lo standard è il settaggio a 14 periodi. Data la sua costruzione l’algoritmo può veleggiare anche su valori inferiori allo zero se la chiusura dell’ultimo periodo è inferiore a quella dei precedenti. La mancanza di un range di oscillazione non rende possibile individuare soglie di ipercomprato o ipervenduto, ma su questo punto gli operatori possono trovare delle bande di oscillazione su cui l’indicatore tende a cambiare più spesso il suo andamento.
Indicatore Momentum: personalizzazione e utilizzi operativi
Il numero di periodi da considerare per il calcolo del Momentum dipende sempre dalle esigenze del trader. Riprendendo in mano la formula spiegata prima, più il fattore N sarà basso maggiore sarà la reattività dell’algoritmo e il relativo numero di falsi segnali. Un N alto rende il Momentum meno reattivo ma rende le sue indicazioni più affidabili.
A livello operativo si possono sfruttare gli attraversamenti dell’indicatore con la linea dello 0: un superamento verso l’alto di questa soglia farà scattare un segnale long. Al contrario, discese al di sotto della “0 line” danno il via libera all’impostazione di strategie short. Un’altra indicazione arriva dalle divergenze.
Esistono quattro tipi di divergenza: regolare rialzista, regolare ribassista, nascosta rialzista e nascosta ribassista. Una divergenza regolare indica una possibile inversione del trend in corso. Una divergenza regolare rialzista si presenta quando i prezzi segnano minimi decrescenti con il Momentum che evidenzia lows crescenti.
Al contrario, la divergenza regolare ribassista si ha quando i prezzi segnano top crescenti e il Momentum evidenzia massimi decrescenti. Quando si presenta tale fenomeno si è di fronte ad un rallentamento della forza della tendenza in atto. Le divergenze nascoste indicano una possibile continuazione del trend in corso.
Si avrà una divergenza nascosta rialzista quando le quotazioni segnano minimi crescenti e il Momentum registra minimi decrescenti. Una divergenza nascosta ribassista si presenterà invece quando a massimi crescenti dei prezzi corrispondono massimi decrescenti del Momentum.
Oltre ad un utilizzo operativo, i trader possono utilizzare l’indicatore per avere delle conferme sulla forza o debolezza della tendenza in corso. Se il Momentum si trova al di sopra dello 0, una sua salita indica un rafforzamento dei compratori. Al contrario un andamento decrescente dell’indicatore evidenzia un deterioramento della fase ascendente in atto.
Nel caso in cui il Momentum si dovesse trovare al di sotto dello zero, significa che è iniziata una fase potenzialmente ribassista. In tale eventualità una discesa dell’indicatore evidenzia un rafforzamento dei venditori mentre una sua salita mette in luce un decremento della velocità della discesa.