Il Demand Index è un indicatore tecnico creato da James Sibbet che permette di comprendere la pressione di acquisto o vendita di un’azione considerando i relativi prezzi e volumi. Il calcolo dello strumento è particolarmente complesso, tanto che implica oltre 20 colonne di dati. Il Demand Index è un leading indicator, ossia viene utilizzato per anticipare eventuali cambiamenti nella tendenza in atto e oscilla tipicamente tra valori di +50 e -50. L’assunto di base è che i volumi anticipano i prezzi. L’autore evidenzia sei regole per il suo utilizzo nelle strategie di trading, vediamole insieme.
Demand Index: le regole per l’utilizzo
James Sibbet mette in evidenza sei regole per utilizzare il Demand Index:
- Una divergenza tra il Demand Index e i prezzi indica un’inversione di tendenza imminente: una divergenza positiva creerà segnali rialzisti, mentre divergenze negative creeranno indicazioni ribassiste.
- Le divergenze tra prezzi e indicatore acquistano maggiore efficacia se si creano nel lungo termine.
- Dopo un picco del Demand Index di solito si verifica un rally dei prezzi.
- Un massimo dei prezzi accompagnato da un minimo nel Demand Index mette in luce che è stato raggiunto un potenziale top di periodo. Viceversa, l’arrivo su un minimo di periodo viene messo in evidenza dall’indicatore sui massimi e i prezzi sui lows.
- Le rotture verso l’alto della linea dello 0 forniscono un segnale rialzista. Al contrario, violazione della 0 line verso il basso offrono un’indicazione ribassista.
- Se il Demand Index permane per diverso tempo intorno alla linea dello 0 significa che il movimento attuale dei prezzi è particolarmente debole e non durerà a lungo.
Secondo diversi analisti, il Demand Index offre maggiori vantaggi se accompagnato con altri indicatori tecnici (come ad esempio una media mobile esponenziale a 21 giorni) o pattern di prezzo.