L’ATR è un indicatore di volatilità tra i più usati dagli analisti tecnici. Acronimo di Average True Range, è stato creato da Welles Wilder Jr, inventore di diversi altri indicatori tecnici come il famoso RSI (Relative Strength Index), l'ADX (Average Directional Index) e il Parabolic SAR. All’inizio, Wilder destinò l’utilizzo dell’indicatore ATR solo per il mercato delle materie prime. In seguito è stato applicato anche alle altre asset class: indici di Borsa, azioni e valute del mercato Forex. La peculiarità dell'ATR non è di fornire segnali operativi ma di misurare la volatilità in un dato arco temporale. La formula di calcolo dell’ATR si basa sull’identificazione del True Range, ossia il maggiore tra:
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la differenza tra massimo e minimo del periodo attuale
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la differenza tra il valore assoluto del massimo del periodo corrente e la chiusura di quello precedente
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la differenza tra il valore assoluto del minimo del periodo corrente e la chiusura del precedente
Come indica la parola Average, per ottenere l'ATR si deve fare una media. L'indicatore infatti prevede di andare a vedere quello che è stato mediamente il range massimo dello scostamento dei prezzi nel periodo in esame. Solitamente l'Average True Range viene calcolato utilizzando 14 periodi ma può essere impiegato anche su archi temporali più brevi o più lunghi. Se per esempio si calcola l'ATR su grafici con timeframe intraday, la media da usare scende nell'intervallo tra i 2 e i 10 giorni. Viceversa se si calcola su archi temporali lunghi, le medie che usualmente vengono prese in esame variano tra i 20 e i 50 giorni.
ATR: interpretazione e utilizzo
Un andamento crescente dell’ATR indica un aumento della volatilità. Al contrario, una decrescita dell’indicatore evidenzia una progressiva contrazione della volatilità. Ulteriori suggerimenti arrivano se si pensa alle tre caratteristiche della volatilità, che sono:
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ciclicità
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persistenza nei periodi successivi
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tendenza a ritornare verso la sua media
In tal senso un ATR che veleggia in area di minimi potrebbe essere considerato un segnale di allarme in relazione a un imminente scoppio della volatilità. Al contrario se si vede l’Average True Range attaccato ai massimi sarà più probabile assistere a una contrazione della volatilità.
Se dal calcolo dell’ATR un trader può capire quali sono i periodi di maggiore o minore volatilità, con questo indicatore gli investitori possono essere aiutati anche nell'implementazione di strategie di protezione delle posizioni. In base all'incremento o al decremento della volatilità, il trader può infatti modificare il livello del proprio stop, sia nel caso di profitto (trailing stop) che di perdita (stop loss).