Sviluppato negli anni ’30 da Paul Dysart, il Negative Volume Index è un indicatore che unisce le informazioni di prezzo e volume per fornire informazioni in merito all’influenza dei giorni di volumi bassi nei movimenti del prezzo. Questo algoritmo ha acquisito una maggiore popolarità insieme al Positive Volume Index negli anni ’70 grazie al libro “Stock Market Logic” di Norman Fosback. La logica sottostante a questo indicatore si basa sul concetto che la cosiddetta “Smart Money”, ossia gli investimenti fatti da investitori istituzionali, hedge fund o fondi di private equity, abbiano bisogno di meno volume rispetto a quello della massa.
Negative Volume Index: caratteristiche, funzionamento e metodo di calcolo
L’andamento del Negative Volume Index tende a crescere nei giorni in cui il prezzo sale con volumi in calo, a scendere nei giorni con flessioni delle quotazioni e volumi in discesa ed è invariato nei giorni con volumi in crescita. Un contributo rilevante è stato dato da Fosback, che ha evidenziato come se il NVI si trova sopra la media mobile esponenziale a 255 periodi, c’è il 96% di probabilità di essere di fronte ad un mercato rialzista. Al contrario, quando il Negative Volume Index si trova sotto tale media, c’è una probabilità del 53% di trovarsi in un trend ribassista. Per calcolare il Negative Volume Index si utilizzerà la seguente formula nel caso in cui i volumi del giorno N sono inferiori a quelli del giorno N-1
NVI giorno N-1Chiusura giorno N-Chiusura giorno precedente Chiusa del giorno precedente×NVI giorno N-1
Se invece i volumi del giorno N sono pari o superiori a quelli del giorno N-1, il NVI assumerà lo stesso valore della misurazione precedente.
Negative Volume Index: le strategie operative
Partendo dal presupposto che il Negative Volume Index funziona meglio nei mercati rialzisti, si potrebbero privilegiare le strategie di stampo long una volta che l’indicatore si trova sopra la sua media mobile esponenziale a 255 periodi. Il NVI non fornisce quindi dei veri e propri segnali, ma può essere utilizzato insieme ad altri strumenti per migliorare l’affidabilità di una strategia operativa.