Il MACD, acronimo di Moving Average Convergence Divergence, è uno degli indicatori di analisi tecnica più utilizzati nel mondo del trading online. L’algoritmo è stato creato negli anni ’70 da Gerard Appel partendo dalle medie mobili esponenziali. Il Moving Average Convergence Divergence si basa su due linee. La prima è chiamata 'linea del MACD' ed è ottenuta sottraendo la media mobile esponenziale dei prezzi a 26 periodi a quella a 12 periodi. La seconda è detta 'signal line' ed è la media esponenziale a 9 periodi della linea del MACD.
La versione dell’algoritmo come la conosciamo oggi arriva nel 1986, quando Thomas Aspray aggiunge la funzione istogramma, individuata come differenza tra la linea del MACD e quella segnale. L'istogramma del MACD permette di visualizzare meglio le eventuali divergenze tra questo indicatore e i prezzi. Il principio fondamentale dell’algoritmo si basa sul fatto che la media esponenziale più rapida registrerà tempestivamente il cambiamento della tendenza su un certo strumento finanziario, mentre il suo incrocio con quella di lungo periodo evidenzierà un possibile avvio di un nuovo trend.
MACD: vantaggi e svantaggi dell’indicatore
Vista la sua grande diffusione tra i trader è consigliabile mantenere standard i parametri del MACD. Il largo utilizzo dell’indicatore e la sua intuitività sono infatti i suoi punti di forza: più operatori lo utilizzano, maggiore sarà la sua affidabilità. Lo svantaggio maggiore riguarda i numerosi falsi segnali che possono generarsi nel caso di movimenti prolungati. Non avendo soglie di eccesso prefissate come tutti gli indicatori, con il MACD non si potranno avere delle soglie di Ipercomprato e Ipervenduto predefinite.
MACD: l'operatività
A livello operativo, i principali segnali del MACD arrivano dall’incrocio tra le due linee: si avrà un’indicazione long quando la linea del MACD attraverserà al rialzo la linea segnale. Al contrario, quando la linea del MACD incrocerà al ribasso la signal line si avrà un’indicazione short. Un elemento importante da considerare in tal senso è la velocità con cui si verificano gli incroci: più questi saranno rapidi tanto più il segnale sarà affidabile. Un’indicazione meno attendibile arriva dall’attraversamento al rialzo (segnale long) o al ribasso (segnale short) della linea del MACD con il punto di equilibrio, posto a 0. L’istogramma è una caratteristica che facilita la comprensione immediata della qualità del movimento in corso: se veleggia sopra lo zero il MACD è considerato positivo, viceversa è interpretato negativamente. Oltre a questo, se il MACD è positivo con l’istogramma che aumenta di forza il momentum rialzista si sta intensificando. Vale il contrario quando l’indicatore è negativo e l’istogramma evidenzia un progressivo indebolimento.
Grazie al MACD si possono anche sfruttare le classiche divergenze prezzo/indicatore. Esistono quattro tipi di divergenza: regolare rialzista, regolare ribassista, nascosta rialzista e nascosta ribassista. Una divergenza regolare indica una possibile inversione del trend in corso. Una divergenza regolare rialzista si presenta quando i prezzi segnano minimi decrescenti con il MACD che evidenzia lows crescenti. Al contrario, la divergenza regolare ribassista si ha quando i prezzi segnano top crescenti e il MACD evidenzia massimi decrescenti. Quando si presenta tale fenomeno si è di fronte ad un rallentamento della forza della tendenza in atto. Le divergenze nascoste indicano una possibile continuazione del trend in corso. Si avrà una divergenza nascosta rialzista quando le quotazioni segnano minimi crescenti e il MACD registra minimi decrescenti. Una divergenza nascosta ribassista si presenterà invece quando a massimi crescenti dei prezzi corrispondono massimi decrescenti del MACD.