I sottostanti possono avere diverse valute di riferimento come l’EUR, lo USD, il GBP o il CHF; solo per citarne alcune. Il certificato potrebbe essere quotato in Euro anche se i sottostanti fossero denominati in USD.
Se questo fosse lo scenario, a meno che non si sia acquistato un certificato con effetto “quanto”, l’investitore dovrà tener conto delle fluttuazioni dei cambi contro l’Euro.
Potrebbe accadere che si acquisti un certificato in USD, con un tasso di cambio contro Euro pari a 1.05, ed a scadenza il rapporto di cambio potrebbe essere variato fino a 1.18. Per l’investitore, tale variazione potrebbe rappresentare perdite anche considerevoli, a prescindere dal risultato conseguito dal certificato stesso.
È doveroso ricordare che il fattore cambio aggiunge ulteriore rischiosità all’investimento in certificati ma anche che, in caso di scenari favorevoli, potrebbe generare delle plusvalenze aggiuntive.