L'estrema volatilità del mondo delle criptovalute negli ultimi giorni ha messo seriamente a dura prova i nervi degli investitori, i quali in questo momento si trovano di fronte a un grande dilemma: è la fine del sogno di realizzare grandi guadagni sulla blockchain oppure la tempesta che si è abbattuta sarà passeggera e tra poco tornerà il sereno?
Difficile dissipare ogni dubbio, anche perché il mercato si muove così velocemente che non vi è nemmeno il tempo necessario per metabolizzare quanto sta accadendo. I più strenui sostenitori delle valute digitali (vedi Cathie Wood) non demordono e continuano a credere che il bello deve ancora venire.
Molti altri, forse perché in preda a un pò di sconforto, temono l'altissima rischiosità di esporsi oltre il dovuto e in loro è tornata ad albergare quella prudenza, forse ora eccessiva, che avevano smarrito per strada.
Criptovalute: perché investire ancora sulla blockchain
Il punto fondamentale in questi frangenti non è decidere quanto investire, ma se investire. In altri termini, la grande bolla delle criptovalute sta veramente scoppiando come tanti temevano? Se si riesce a recuperare un pò di lucidità e si ragiona a mente fredda però alcune considerazioni vanno fatte.
Grandi società come PayPal accettano le monete virtuali per effettuare pagamenti nella propria piattaforma, oltre a dare la possibilità agli utenti di investire direttamente. Le più grandi banche centrali del mondo stanno escogitando un modo per creare una valuta digitale. E grossi investitori istituzionali stanno sempre più impreziosendo i loro portafogli con la blockchain. Troppo per considerare le criptovalute al tramonto.
Ovviamente per converso potremmo dire che le Authority dei vari Paesi hanno preso a cuore il tema e hanno deciso di iniziare una guerra aperta nei confronti di Bitcoin e simili. Per ora Turchia e India sono le Nazioni che si sono fatte avanti per prime, ma da ieri si è aggiunta la Cina, sebbene l'allarmismo che è stato fomentato dalla stampa andrebbe forse ridimensionato.
Criptovalute: le strategie per proteggersi dal rischio
La possibilità di entrare in punta di piedi nel mercato delle criptovalute però esiste. Sostanzialmente si può investire nella blockchain ma allo stesso coprendosi dal rischio di ulteriori violenti ribassi. Un modo è quello di utilizzare le opzioni con sottostante le azioni Coinbase.
L'Exchange ha creato un mercato centralizzato dove si possono scambiare tutte le principali criptovalute e oggi vanta oltre 43 milioni di clienti, tra cui 7 mila istituzionali, e 115 mila sviluppatori che svolgono un ruolo di partner.
In questo momento l'azienda ha una capitalizzazione di mercato di 48 miliardi di dollari e, nonostante qualcuno stia gridando al flop delle azioni dopo la quotazione avvenuta ad aprile, le condizioni per un grande rally ci sono. Ovviamente se accompagnato da quello dei token che vengono scambiati sulla piattaforma.
Come operare quindi con le opzioni? Una strategia potrebbe essere quella di effettuare un vertical spread, ossia acquistare una call con un determinato strike price e venderne una a un prezzo di esercizio superiore. In alternativa si potrebbe vendere una put a uno strike e comprarne contemporaneamente un'altra a uno strike inferiore, guadagnando in questa seconda ipotesi anche se il prezzo dell'azione sottostante rimane fermo. Nelle strategie di vertical spread ovviamente la scadenza delle due opzioni è la medesima.