Le quotazioni del Bitcoin, insieme a quelle delle altre criptovalute, continuano a crollare dopo che la Banca centrale cinese (PBOC) ha ribadito che i token digitali non possono essere utilizzati come forma di pagamento. La mossa dell’istituto centrale cinese non è nuova: nel 2017, ad esempio, chiuse le piattaforme di criptovalute, soffocando un mercato speculativo pari al 90% del commercio globale di Bitcoin.
Il Bitcoin ha abbandonato così il pavimento psicologico dei 40.000 dollari dopo la notizia e prosegue il movimento ribassista iniziato dai massimi storici in area 64.895,22 dollari, in scia a una settimana negativa appesantita dai tweet di Elon Musk circa la sospensione dei pagamenti delle Tesla tramite la cripto.
L’annuncio di sospendere il pagamento in Bitcoin è arrivato solo tre mesi dopo che Tesla ha rivelato di aver acquistato 1,5 miliardi di BTC e avrebbe iniziato ad accettare la cripto in cambio dei suoi prodotti. Il calo di queste giornate è il più rapido e profondo nella storia recente dell’asset digitale.
Gli indicatori on-chain mostrano che il suo impatto sul sentiment di mercato è stato pari a quello del crollo causato dalla pandemia di Coronavirus a marzo 2020, passato alla storia come Black Thursday. Ma dove potrà finire il movimento correttivo? Quali potrebbero essere le aree alle quali ricercare nuove posizioni long a sconto? Vediamo cosa dice l’analisi tecnica e come operare.
Bitcoin: analisi tecnica e strategie operative
Il quadro tecnico del Bitcoin parla chiaro, la criptovaluta ha abbandonato il supporto tondo e psicologico dei 40.000 dollari, fornendo un nuovo segnale ribassista in linea con il downtrend partito dai massimi in area 64.800 dollari.
Le forze ribassiste potrebbero avere ancora molto spazio di manovra: i prossimi livelli di interesse per i compratori sono identificabili a 36.000 dollari e successivamente a 30.000 dollari, supporto orizzontale che conta la serie di minimi registrati a gennaio 2021.
Un ritorno dei compratori avverrebbe solamente con una violazione al rialzo non solo del livello statico a 42.032 dollari ma anche del successivo a 47.030 dollari, linea orizzontale al quale i prezzi hanno reagito più volte nel corso dell’anno.
Venendo alla strategia, si potrebbero implementare nuovi short in linea con il recente trend ribassista in caso di ritracciamento e conseguente segnale di debolezza in area 42.000 dollari con obiettivo collocabile sull’area di concentrazione di domanda a 36.000 dollari.