In pochi hanno fatto notare la figura con la quale Bitcoin venerdì sera ha messo in archivio una delle peggiori settimane degli ultimi mesi. Vero che gli exchange delle criptovalute non chiudono mai e quindi i prezzi vengono aggiornati anche nel weekend, ma pur considerando i dati di domenica sera gli amanti delle candele giapponesi avranno notato il pattern di Engulfing ribassista.
Un tipico modello di inversione che se realizzata su scala settimanale ha degli impatti temporali notevoli. Per un po' sarà difficile superare il massimo storico. Dopo un rally che dal primo gennaio 2021 ha permesso alla prima criptovaluta per capitalizzazione di quasi raddoppiare il suo valore, una pausa di riflessione era necessaria e la lunga candela negativa che ingloba l’altrettanto poderosa candela rialzista precedente, conferma come il momentum dei tori si sta affievolendo.
Bitcoin in difficoltà tra parole Gates e Yellen
I colpi non certo positivi arrivati da Bill Gates e soprattutto da Janet Yellen hanno avuto il loro peso. Soprattutto l’ex capo della Federal Reserve ora Segretario del Tesoro americano si è detta sconcertata della quantità di energia consumata per elaborare transazioni tramite Bitcoin, ma soprattutto ha definito inaffidabile questo strumento per garantire le transazioni.
Bill Gates a sua volta ha messo in allerta gli investitori circa i rischi di perdere tutto il proprio investimento su questi strumenti alternativi citando anche il fondatore di Tesla Elon Musk. Se non siete ricchi come Musk evitate Bitcoin ha dichiarato il fondatore di Microsoft.
Intanto si avvicina la possibile quotazione dell’exchange Coinbase sui mercati americani, altro sintomo di una fase decisamente frizzante per il comparto delle valute virtuali. La società ha inviato i documenti alla SEC per una quotazione che gli analisti stimano potrebbe avere un valore vicino ai 100 miliardi di dollari.
Curioso notare come proprio Coinbase nei documenti presentati alla Securities and Exchange Commission cita la scoperta di chi realmente è Satoshi Nakamoto, il fantomatico inventore di Bitcoin, come uno dei fattori che potrebbe far crollare il prezzo. Non bisogna mai dimenticare che 1,1 milioni di BTC sono ancora nelle mani dell’oscuro fondatore ed anche una sola parte di esse riversata sul mercato avrebbe impatti notevoli.
Tornando al grafico di bitcoin un primo solido supporto la troviamo in corrispondenza dei massimi di gennaio in area 42.000 dollari. Qui tutto il movimento rialzista partito da agosto a 10.000 dollari sarebbe infatti ritracciato al 38,2%. Perdere questo livello alimenterebbe un ribasso destinato a trovare i supporti compresi tra 28.000 e 34.000 dollari, rispettivamente 61,8% e 50% del movimento rialzista precedente. Vedremo se come per le Borse anche con il Bitcoin funzionerà ancora il buy on dip.