Dopo
la migliore ottava dal 2008 per lo yen, avvio di settimana in lieve rialzo per il cambio USD/JPY. A sostenere la risalita del cambio sono le dichiarazioni del Governatore della Bank of Japan
Haruhiko Kuroda, che ha ribadito che
la Banca Centrale continuerà nell'allentamento monetario per sostenere l'economia e raggiungere un'inflazione sostenibile e stabile.
Nelle ultime cinque sedute il dollaro/yen è sceso di oltre il 4% a seguito dell'aggiornamento relativo l'inflazione americana: ad ottobre l'indice dei prezzi al consumo USA è sceso al 7,7%, ben al di sotto dell'8% atteso dagli analisti.
Con la speranza che la
Federal Reserve rallenti il processo di normalizzazione dei tassi, gli operatori sono tornati a vendere dollari. Questo anche nella speranza che la
BoJ avrebbe presto cominciato a inasprire la politica monetaria.
USD/JPY: perché non ci saranno altri minimi
I trader comunque non si aspettano un periodo di debolezza come quello vissuto alcune settimane fa, quando l'USD/JPY era salito in quota 150 costringendo le autorità nipponiche a un doppio intervento sui mercati valutari per cercare di arginare il calo dello yen. Nello scenario peggiore, 145 potrebbe essere un livello resistenziale adeguato.
Anche perché, la caduta del cambio con il dollaro sotto quota 140 forse è stata troppo rapida, scontando un clima caratterizzato da un eccesso di ottimismo. "La Fed non ha intenzione di allentare la sua stretta solo a causa dei dati di un mese e probabilmente metterà in guardia contro la visione ottimistica attraverso i commenti dei funzionari questa settimana", ha detto Juntaro Morimoto, analista valutario di Sony Financial Group a Tokyo. "Alla luce dei differenziali dei tassi di interesse, l'USD/JPY potrebbe essere scambiato intorno a 145", ha aggiunto.
La conferma delle affermazioni di Morimoto è arrivata dal membro del FOMC Christopher Waller, che ha subito chiarito che la Banca Centrale dovrà fare ancora molta strada nel sentiero di aumento dei tassi. Secondo Yoshifumi Takechi, capo analista di Money Partners a Tokyo, "la vendita di dollari della scorsa settimana è stata eccessiva e i commenti di Waller sono stati una conseguenza naturale per una Fed che non vuole che i mercati siano compiacenti". L'esperto tuttavia ritiene che sarà difficile vedere nuovi minimi dello yen. "Anche se dovessero arrivare commenti da falco da parte dei funzionari della Fed, l'USD/JPY non raggiungerà 145".