Dopo il recupero di ieri, i futures del Vecchio Continente impostati in terreno negativo anticipano un inizio di seduta all'insegna delle vendite sui mercati azionari europei, in scia al nuovo sell-off registrato nella serata di ieri a Wall Street dopo le decisioni prese della Federal Reserve in tema di rialzo dei tassi di interesse. Andiamo a vedere nello specifico cosa è successo.
Federal Reserve: nuovo rialzo dello 0,75% dei tassi di interesse
Per la terza volta consecutiva la Federal Reserve ha alzato i tassi di interesse dello 0,75%. Ancora una volta Jerome Powell ha ribadito, come del resto aveva fatto durante il simposio di Jackson Hole, che la Banca americana farà di tutto per combattere l'inflazione, che rimane elevata e solo nel 2025 dovrebbe tornare al 2%.
Per la Fed, si tratta del ciclo di inasprimento monetario più aggressivo dagli anni '80 e i cui effetti potrebbero portare l'economia statunitense ad una contrazione, come peraltro dimostrano i rendimenti a breve delle obbligazioni a stelle e strisce che hanno superato al rialzo quelli a lungo termine.
Inoltre le previsioni sui livelli che raggiungeranno i tassi di interesse sono state alzate al 4,4% per la fine di quest'anno e al 4,6% nel 2023, mentre inizieranno a scendere solo dal 2024 e non dal 2023 come il mercato scontava nei mesi passati. Per l'istituto centrale, l'economia USA dovrebbe crescere dello 0,2% nel 2022, rispetto al precedente+1,7% comunicato a giugno, e dell'1,2% il prossimo anno.
FTSE Mib: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo a vedere come è impostato il nostro indice dal punto di vista grafico e cosa aspettarsi dopo le decisioni della Federal Reserve. Dopo una partenza negativa, quella di ieri è stata una giornata all'insegna degli acquisti per il FTSE Mib, con le quotazioni che a fine seduta si sono riportate oltre la soglia dei 22.000 punti.
Ma il rimbalzo lascerà posto a nuove vendite in questa seduta, con i corsi che dovrebbero scendere fin sotto i 21.750 punti. Nel breve periodo la perdita di questi livelli, che rappresentano i minimi delle ultime due settimane, andrebbero ad indebolire il quadro grafico aprendo la strada ad un test in area 21.500 punti e successivamente verso i 21.250 punti. Nel caso in cui anche queste ultime aree supportive dovessero cedere, aumenterebbero le chance di rivedere i minimi di luglio in area 20.400-20.450 punti.
Al contrario un segnale di forza si attiverebbe solo con il superamento dei massimi di questa settimana situati sui 22.350 punti, oltre i quali dovremmo aspettarci allunghi in direzione dei 22.700-22.750 punti, dove transita l'indicatore del Supertrend giornaliero. Sarà solo oltre queste resistenze che si aprirebbero le porte per un ritorno delle quotazioni verso i massimi di agosto posti sui 23.100-23.150 punti.
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