Sono pochi, ma quei pochi si stanno facendo molto apprezzare dagli investitori. Sto parlando degli ETF bilanciati che stanno entrando sempre più nei cuori dei risparmiatori per la loro natura multi asset e che grazie a ribilanciamenti automatici consente di avere con un unico prodotto a basso costo un’esposizione globale sulle principali asset class d investimento.
Un ETF, tre anime (ma attenzione alla capitalizzazione)
Il primo ETF bilanciato di cui vorrei occuparmi oggi è quello di BlackRock. Curiosamente non annoverato nella scuderia iShares (almeno a livello di descrizione) questo ETF a dire la verità è composto da tre anime. Una conservativa (BlackRock ESG Multi-Asset Conservative Portfolio), una intermedia (BlackRock ESG Multi-Asset Moderate Portfolio) e una più aggressiva (BlackRock ESG Multi-Asset Growth Portfolio). Come si comprende molto bene dalla descrizione, la natura sostenibile del prodotto (ESG) è assolutamente primaria.
I tre ETF bilanciati non sono autorizzati per la vendita su Borsa Italiana ma possono essere acquistati sul mercato tedesco. Partiti nel 2021 hanno ancora una storia recente ma con costi che li mettono direttamente in competizione con i LifeStrategy di Vanguard (0,25% all’anno di spese correnti a cui aggiungere 0,1% di spese di transazione all’interno del fondo). La capitalizzazione di mercato è invece ancora modesta e per tutti e tre inferiore ai 50 milioni di euro ponendo in questo caso una criticità nella liquidità dello strumento per chi volesse fare trading, ma anche per chi investe a lungo termine con il solito rischio del delisting qualora non si dovesse raggiungere la massa critica.
Come per gli ETF di Vanguard la struttura è multi ETF, ovvero una composizione diversificata di ETF di iShares. Siccome nel regolamento è previsto che almeno l’80% degli ETF deve essere ESG, si possono trovare all’interno dei singoli prodotti ETF che tali non sono. Ad esempio nel Multi-Asset Conservative Portfolio troviamo iShares Treasury Usd 1-3 years per il 17% del portafoglio. Nel caso specifico del Conservative l’obiettivo è quello di mantenere un livello di volatilità dell’ETF tra il 2% e il 5%. L’ETF conservativo ha una matrice internazionale anche se dal sito di iShares non viene comunicata l’allocazione geografica.
La versione “Moderate” nel KID viene considerata con un obiettivo di rischio compreso tra il 5% e il 10% ponendolo quindi nel filone compreso tra un 40/60 e un 60/40. Il primo ETF presente è per il 17% del paniere iShares Msci USA SRI seguito con il 7% da iShares Msci Usa Min Vol ESG. Presenti naturalmente altri ETF geografici e curiosamente per circa il 2% l’ETF iShares Global Clean Energy.
La terza versione, quella più aggressiva denominata “Growth”, ha un obiettivo di rischio compreso tra il 10% e il 15%. Andando dentro al portafoglio il peso dei bond è attorno al 20% compresi 5 punti complessivi investiti su obbligazioni high yield e emergenti.
Nel confronto con i Vanguard LifeStrategy, soprattutto la versione 20 e quella 80 che sembrano più simili agli ETF di BlackRock, il più aggressivo Growth ha perso nel 2021 circa 3 punti di rendimento rispetto a Vanguard 80 e altri 5 punti nel 2022.
La versione conservativa è invece risultata leggermente migliore tra l’1% e il 2% nel 2021 e nel 2022.
In conclusione possiamo dire che gli ETF bilanciati di BlackRock appaiono un’alternativa interessanti per chi è interessato al tema della sostenibilità. Peccano di capitalizzazione e anche di chiarezza su quella che è l’asset allocation avendo in realtà un obiettivo di rischio da mantenere. ETF che saranno da rivalutare nei prossimi mesi qualora le masse gestite dovessero assumere maggiore consistenza.
Perché i LifeStrategy di Vanguard hanno deluso nel 2022