Quella di oggi è una seduta particolarmente movimentata a Piazza Affari e sulle altre Borse Europee. In attesa degli aggiornamenti relativi il mercato del lavoro statunitense nel mese di febbraio, e sempre alle prese con una politica monetaria che ne vuole sapere di abbassare la guardia, a catalizzare l’attenzione degli operatori ci sta pensando SVB Financial Group ( SVB: terremoto a Wall Street, azioni crollano del 60%, cosa succede?).
La controllante della Silicon Valley Bank, che ha chiuso in rosso del -60,41% nella seduta e registra un -21,82% nell’after hours, ha annunciato un aumento di capitale di 2,25 miliardi di dollari a causa di una perdita netta di 1,8 miliardi di dollari legata alla vendita di un portafoglio di titoli del valore di 21 miliardi.
Al di là dell’esposizione del singolo istituto, a spaventare gli operatori è l’effetto contagio che questa vicenda potrebbe innescare. JP Morgan ha così chiuso la seduta con un -5,41%, Bank of America ha lasciato sul campo il 6,2% e Wells Fargo ha evidenziato un -6,18%. Nel complesso, i bancari quotati sullo S&P500 sono scesi del 6,6%.
Il tutto mentre Silvergate Capital Corp (-42,16%) ha annunciato di voler far ricorso al processo di liquidazione volontaria. Ma vediamo come stanno reagendo le Borse oggi in Europa.
Borse: oggi la giornata inizia all’insegna delle vendite
Poco dopo l’avvio delle contrattazioni il Ftse Mib perde il 2,2%, il Dax scende dell’1,74%, il Cac40 dell’1,79% ed a Londra il Ftse100 lascia sul parterre l’1,6%. Nel complesso, l’Euro Stoxx Banks arretra dell’1,75%.
La forte esposizione al comparto bancario sta penalizzando in particolare il listino di Piazza Affari dove l’accoppiata formata da UniCredit ed Intesa Sanpaolo arretra del 3,06 e del 2,75, Banco BPM evidenzia un -3,21% e BPER Banca un -3,51%. Le performance peggiori sono appannaggio dei titoli del risparmio gestito con il -3,74% di FinecoBank, il -3,44% di Banca Generali ed il -3,24%.
Tra i pochi titoli positivi troviamo Leonardo (+1,87%) a seguito della presentazione dei conti ( Leonardo: ecco i dati di bilancio 2022, come reagirà ora l'azione?).
Mercati sotto pressione: si teme l’effetto contagio
Sotto pressione a causa dell’inversione della curva dei rendimenti, il fenomeno che si verifica quando il rendimento dei Treasury a lungo termine è inferiore a quello dei titoli a breve termine e che preannuncia una recessione entro i successivi uno o due anni (l'inversione è dovuta al fatto che le prospettive economiche a lungo termine sono peggiori di quelle sul breve periodo), il comparto bancario Usa teme un effetto contagio in un momento in cui la Fed non perde occasione per ribadire il suo approccio aggressivo.
Rob Carnell, economista di ING, invita tutti alla calma: “penso che si tratti di una speculazione piuttosto velleitaria... che dimostra quanto i mercati siano ansiosi in questo momento, e questo si è riversato su tutti gli altri mercati".