Secondo gli analisti, il cambio USD/CAD potrebbe iniziare un rally destinato a durare a causa della divergenza di politica monetaria tra la
Bank of Canada e la
Federal Reserve. L'istituto monetario canadese infatti è la prima tra le grandi Banche centrali ad aver sospeso il rialzo dei tassi d'interesse, mentre l'autorità statunitense è in procinto di inasprire nuovamente il ciclo delle strette.
Questo "spread" è innescato dai dati macroeconomici. In Canada l'inflazione è scesa sorprendentemente al 5,9%, mentre il PIL si è mantenuto piatto. Questo dimostra come l'economia canadese sia particolarmente sensibile ai tassi d'interesse. Viceversa, quella americana non mostra particolare reazione dal momento che il carovita si mostra estremamente ostico e il mercato del lavoro straordinariamente forte nonostante una sfilza di aumenti del costo del denaro.
"L'economia canadese è molto più sensibile ai tassi di interesse a causa di fattori come la folle quantità di debito-reddito che abbiamo, per effetto del nostro mercato immobiliare surriscaldato", ha detto Jay Zhao-Murray, analista di mercato presso Monex Canada Inc. Quindi, "i canali di trasmissione della politica monetaria sono più efficaci in Canada che negli Stati Uniti", ha aggiunto.
USD/CAD: come reagirà la BoC a un'ulteriore deprezzamento?
Dopo che la BoC nella riunione di ieri ha lasciato il tasso di interesse di riferimento invariato al 4,5%, l'USD/CAD è schizzato fino a 1,3815, ovvero al massimo da quattro mesi. Le premesse ora perché l'ascesa continui ci sono tutte. I mercati monetari si aspettano che il tasso terminale in Canada arrivi al 4,75%, mentre stanno scontando che i Fed Funds raggiungeranno almeno il 6%. Il divario quindi potrebbe essere estremamente alto. Negli ultimi 20 anni ci sono stati tre cicli di inasprimento e il picco del delta è arrivato al massimo a 50-75 punti base. Quello che è in corso quindi potrebbe quasi definirsi un evento storico.
Vi è da capire come potrà reagire la BoC a una continua debolezza del loonie. Quando, ad ottobre 2022, l'USD/CAD ha toccato il massimo da due anni a 1,3977 il governatore della Banca centrale canadese ha affermato che l'istituto avrebbe potuto intervenire per stringere in maniera più aggressiva sui tassi. Ci sarà quindi da attendersi un ritorno da falco se la situazione dovesse sfuggire di mano?
A giudizio di Royce Mendes, responsabile della strategia macro di Desjardins, "se lo spread diverge ulteriormente, ci sarà un ulteriore deprezzamento del dollaro canadese e ciò contribuirà all'inflazione finale in questo Paese". Con il costo della vita che torna ad alzare la testa, è difficile pensare che la Bank of Canada resterà a guardare.