Crollo delle azioni Amigo Holdings alla Borsa di Londra: oggi il titolo è arrivato a perdere quasi il 40% dopo che la società ha fatto sapere di non aver trovato un grosso investitore in grado di sostenere l'aumento di capitale. In questo modo, la prosecuzione dell'attività del prestatore di mutui subprime è messa in discussione.
Amigo ha cessato di effettuare prestiti due anni fa a causa delle difficoltà finanziarie riscontrate dall'azienda alla luce dei numerosi reclami da parte dei creditori sulle garanzie di prestito. A maggio 2022 però la società è riuscita a ottenere dal Tribunale l'approvazione di un piano di compensazione per i creditori e di salvataggio subordinato a un aumento di capitale.
La
Financial Conduct Athority cinque mesi più tardi ha permesso all'azienda di ritornare all'attività di prestito, a certe condizioni. In sostanza, l'autorità britannica ha scritto una lettera ad Amigo informandola che il gruppo avrebbe potuto
riprendere i prestiti su "base pilota", limitandone il livello, per un periodo di due mesi. Fino ad oggi, tuttavia, la società non è riuscita a trovare un investitore principale e ora sta cercando di formare un sindacato di investitori per raccogliere fino a 45 milioni di sterline.
Amigo Holdings: e ora che succede?
Amigo è stata quotata in Borsa nel 2018 a seguito di un'
IPO che la valutava 1,3 miliardi di sterline. Le azioni nel frattempo però sono naufragate
perdendo il 99% dal massimo di 315 sterline e ora valgono appena 2,93 sterline, considerando un ribasso del 23% quest'oggi a Londra. Prima dell'apertura del mercato, il valore della società era sceso a 18,5 milioni di sterline (dati Refinitiv).
Ora che succede? La società ha detto che testerà i nuovi prodotti di prestito, rilevando però che le condizioni economiche sono difficili. "È deludente che finora non siamo stati in grado di trovare finanziatori per il business", ha dichiarato l'Amministratore Delegato Danny Malone. Tuttavia, il CEO ha detto che la società sta provando a costituire un consorzio di investitori azionari.
Entro il 26 maggio di quest'anno, Amigo dovrà completare l'aumento di capitale, altrimenti la "soluzione di ripiego sarebbe quella di una liquidazione ordinata della società", ha detto Malone. La mancanza di investitori farebbe perdere agli ex clienti dell'azienda almeno 15 milioni di sterline, ma Amigo ha riferito che la cifra potrebbe salire fino a 97 milioni di sterline.