L'arrivo di una recessione negli Stati Uniti sta diventando sempre più un evento scontato. Lo si vede in tutta una serie di fattori che stanno determinando il caos nel mercato azionario. L'inflazione ha raggiunto livelli insostenibili perché la
Federal Reserve non adotti il pugno di ferro per tentare di respingerla ai livelli di target. Questo si traduce in una restrizione della politica monetaria che mancava da tempo.
La Banca Centrale ha posto termine al quantitative easing e ha avviato il ciclo di una forte riduzione del bilancio da 9.000 miliardi di dollari. Soprattutto ha già messo in atto ben tre aumenti dei tassi d'interesse e ne hai in serbo almeno altri quattro per la fine dell'anno di 0,5-0,75 punti percentuali. Questa estrema aggressività non passerà inosservata nell'economia del Paese, che si prepara a una contrazione anche pronunciata, a giudizio degli osservatori di mercato.
Altri segnali inquietanti si vedono sul fronte dell'occupazione. Le aziende stanno iniziando a licenziare, a bloccare le assunzioni e in alcuni casi anche a revocare le offerte di lavoro. L'America quindi deve entrare nell'ottica delle idee che ci saranno nuovamente milioni di americani senza lavoro nei prossimi mesi. Uno scenario un po' angosciante se si pensa che appena due anni fa la pandemia aveva sterminato 40 milioni di posti di lavoro e che l'espansionismo monetario sconfinato della Fed aveva riportato l'occupazione più o meno ai livelli del 2019.
Recessione: 4 settori resilienti
Guardando alle prospettive future non c'è molto da essere allegri, secondo gli economisti. Laurence Ball, professore di economia alla Johns Hopkins University, ritiene che il mondo del lavoro andrà incontro a un forte peggioramento, dove nessuna occupazione avrà la garanzia assoluta, sebbene alcuni settori tenderanno a fare peggio di altri.
Secondo Karen Dynan, professore di economia all'Università di Harvard ed ex capo economista al Tesoro USA, i settori che in una recessione registrano notevoli cali dell'occupazione, come durante la grande crisi del 2008, riguardano le costruzioni e il manifatturiero. Questo perché le persone limitano le spese discrezionali e rinviano i grandi acquisti come casa e auto.
Per quanto concerne i settori che invece risulteranno più resilienti, offrendo una forte sicurezza del lavoro, Ball e Dynan citano: assistenza sanitaria, governo, computer e tecnologia dell'informazione, education. Ciò avviene in quanto tali aree risultano meno sensibili ai tassi d'interesse e offrono servizi che vengono sempre richiesti sia se l'economia è in espansione, sia se cade in recessione.
Ball si aspetta in particolare un aumento del personale nelle scuole, perché le persone potrebbero guardare all'istruzione come a un modo per aumentare le competenze e migliorare le loro prospettive in ambito lavorativo. Dyban invece pone l'accento sull'importanza di affinare le capacità professionali per essere un lavoratore maggiormente competitivo e prezioso. Per questo è importante conoscere quali siano le competenze più richieste ed eseguire corsi di sviluppo professionali o webinar, evidenzia l'economista.