Non era facile immaginare una risposta così pronta e rapida da parte delle istituzioni fiscali e monetarie dopo che una pandemia di proporzioni immani ha colpito alle spalle l'economia globale. Eppure ciò è avvenuto e il Mondo intero si sta preparando a un nuovo ciclo economico determinato dalla classica ripresa dopo una grande recessione.
Adesso il punto è come affrontare questa nuova fase e come posizionarsi sul mercato per poter approfittare della situazione. Per fare questo è importante capire la tempistica di tutto quanto, ossia quando effettivamente l'intero pianeta sarà immunizzato dal contagio e il Covid-19 rappresenti solo un brutto e lontano ricordo. La ripartenza vera e propria avverrà solo in quel momento ed è lì che bisogna farsi trovare pronti.
Morgan Stanley: le analogie con il passato
Il paragone con quanto avvenuto in passato può aiutare molto in tal senso, sebbene sia sempre opportuno distinguere le particolarità delle varie situazioni. Secondo Morgan Stanley alcuni punti chiave mostrano una somiglianza spiccata con le 3 principali recessioni che hanno colpito gli Stati Uniti in epoche più remote.
Ad esempio in ogni circostanza vi è stata un'economia antecedente contrassegnata da un elevato livello occupazionale, da una fiducia diffusa da parte dei consumatori e da un rally del mercato azionario. Alcune cose però stavolta potrebbero essere più accentuate. L'altissimo tasso di risparmio che si è determinato negli Stati Uniti, in Europa e in Cina può liberare delle risorse per accelerare sulla spesa, accomodata dalle politiche monetarie ultra espansive delle Banche centrali.
Il mercato del lavoro dal canto suo verrebbe investito da un rimbalzo ancora più rapido perché, come sottolinea la banca d'affari americana, la perdita dei posti di lavoro si è concentrata soprattutto in quei settori maggiormente colpiti dal Coronavirus e che quindi avranno maggiore spazio di ripresa una volta effettuata una vera vaccinazione di massa. Tale contesto verrà ulteriormente avvalorato dal fatto che i Governi non sembrano proprio intenzionati nè a ridurre la spesa pubblica, nè ad aumentare le tasse.
Morgan Stanley: dove investire per sfruttare il ciclo economico
Alla luce di tutto questo, Morgan Stanley segnala che gli investitori dovrebbero aspettarsi nel breve una crescita importante e una spinta inflazionistica conseguente al surriscaldamento dell'economia. Proprio l'inflazione è un punto cardine.
Gli interventi della FED non denotano preoccupazione all'interno dell'istituto monetario, perché il fenomeno inflattivo potrebbe essere una cosa temporanea e poi appianarsi alla direzione impressa dalla politica monetaria. Per questo gli operatori devono essere in grado di cogliere rapidamente l'inversione del ciclo.
Gli analisti della Banca vedono le azioni americane a piccola capitalizzazione sovraperformare quelle a grande capitalizzazione, così come il rame viaggiare più speditamente rispetto all'oro e il credito societario avere la meglio sui titoli di Stato. Questo nella fase iniziale del ciclo, soprattutto perché quegli asset hanno storicamente ottimi rendimenti subito dopo le recessioni. Una volta che il ciclo si estende però le strategie devono essere riviste, in quando l'andamento degli investimenti poi risulta essere solitamente meno virtuoso.