La scorsa settimana, i mercati azionari statunitensi hanno registrato forti rialzi in scia della pubblicazione dei dati sull'inflazione americana. Nel mese di ottobre la crescita dei prezzi al consumo in USA è rallentata in maniera inaspettata spingendo gli operatori a puntare sul fatto che
la Federal Reserve finalmente allenterà il ritmo del rialzo dei tassi d'interesse.
Quello che adesso ci si domanda è
quanto potrà durare questo entusiasmo. Lo scenario di fondo è ancora critico, non tanto per quel che riguarda l'economia USA, ancora in ottima salute, quanto per un'inflazione obiettivamente troppo alta perché si possa affermare con certezza di essere fuori pericolo. Il membro del
FOMC Christopher Waller ha avvertito che non basta un mese per dichiarare la sconfitta dell'inflazione.
Wall Street: ecco perché ci saranno ancora ribassi
Una volta smaltita la sbornia e tornati alla realtà, gli investitori quindi dovranno confrontarsi con un percorso delle azioni che, secondo Michal Wilson di Morgan Stanley, sarà accidentato. Per lo strategist, a fine 2022 lo S&P500 quoterà di poco sotto i livelli attuali in area 3.900 punti. Questo perchè le stime degli utili delle società che costituiscono il benchmark risultano ancora troppo alte.
Wilson si aspetta che i profitti a livello aggregato diminuiranno dell'11% nel 2023, prima di un forte rimbalzo nel 2024. Questo mentre la stagione delle trimestrali, che sta per finire, ha messo in evidenza i tre mesi più deboli da inizio 2020. I risultati hanno risentito dell'impatto di un mix di cause tra cui un tasso di inflazione a livelli che non si vedevano da decenni, la forza del dollaro e un calo della spesa delle aziende in settori come la pubblicità e il cloud computing.
L'esperto sconsiglia gli investitori di prendere posizioni aggressive, almeno nei prossimi mesi, poiché nel primo trimestre del prossimo anno l'S&P500 potrebbe scendere fino a 3.000-3.300 punti, ossia a circa 20 punti percentuali al di sotto dei livelli attuali. Nella scelta azionaria, per il momento Wilson predilige i titoli relativi ai beni di prima necessita, alla sanità, alle utilities e all'energia.