L'indice S&P 500 è inarrestabile. Con i guadagni dell'ultima seduta borsistica, il principale listino americano ha suggellato un altro record storico a 4.486 punti. Gli investitori in questo momento non sembrano soffrire di vertigini, nonostante le incognite nelle prossime settimane siano parecchie.
Domani si apre l'evento dei 3 giorni del Simposio di Jackson Hole, dove Jerome Powell potrebbe dare delle indicazioni preziose sulle intenzioni della Fed riguardo il tapering. La variante Delta continua a preoccupare, trasmettendo la sensazione che il Covid-19 sia un mostro invincibile. Sullo sfondo la situazione in Afghanistan, dove la presa di potere dei talebani non fa di certo dormire sonni tranquilli all'Occidente.
In altri tempi tutto questo sarebbe stato più che sufficiente per scatenare un sell-off violento sui mercati azionari, ma in questo momento Wall Street sembra essere immune a quanto succede all'esterno.
S&P 500: Wells Fargo vede l'indice a 4.825 punti
Quello che sta accadendo nei mercati non è soltanto frutto dell'esaltazione euforica degli investitori, perché anche le grosse banche d'affari sembrano trascinate da questa scia di ottimismo divenuta quasi contagiosa. Al punto che Wells Fargo ha alzato di netto il target di fine anno per l'S&P 500 da 3.800 a 4.825 punti.
L'istituto americano innanzitutto riporta una statistica confortante a supporto delle sue previsioni. Da inizio anno il paniere USA delle 500 azioni più capitalizzate è cresciuto del 19%, come avvenuto 9 volte nei primi 8 mesi dell'anno a partire dal 1990. Nei 4 mesi successivi a quelle volte, il rendimento medio è stato dell'8,4%. Attenendosi quindi agli stessi valori, al 31 dicembre 2021 l'S&P 500 potrebbe arrivare a quei livelli indicati dalla banca.
A guidare i rialzi saranno le stime dei profitti aziendali, secondo gli strateghi di Wells Fargo. Quest'ultima si attende un EPS aggregato del 2021 di 211 dollari, di 12 dollari superiore rispetto a quello tracciato dalla media degli analisti. L'anno prossimo l'utile per azione dovrebbe crescere di un ulteriore 12% a 238 dollari, al di sopra delle previsioni di 217 dollari del consensus generale.
A giudizio della banca d'affari americana, i multipli scenderanno leggermente, con il Price/Earnings che sarà di 20 per il 2022, mentre oggi le azioni scambiano a 21 volte gli utili attesi. In questo inciderà la stretta monetaria da parte della Fed, che porterà inevitabilmente al rialzo dei tassi. Ad ogni modo, tutto questo non dovrebbe condizionare più di tanto il rally azionario.
S&P 500: per UBS nel 2022 raggiungerà i 5.000 punti
L'analisi di Wells Fargo è confermata in pieno dagli esperti di UBS, che per la fine del 2022 fissano in 5.000 il livello che raggiungerà l'S&P 500. Anche per la banca d'affari svizzera il driver sarà rappresentato dalla crescita degli utili.
Gli strateghi vedono guadagni medi di 227 dollari per azione, sulla scia dei profitti stellari rilasciati nel secondo trimestre. Perfettamente in linea con gli analisti della banca americana anche le stime sui multipli. UBS si aspetta che il prossimo anno le azioni saranno negoziate a circa 20 volte gli utili attesi.