Nel webinar di ieri abbiamo analizzato i mercati al fine di scovare le migliori opportunità di trading di della settimana. Uno di cambi Forex analizzati è stato l’EUR/USD, dove i grafici ci mostrano un trend oramai consolidato al ribasso. La candela del 29 settembre infatti ha rotto con violenza l’area supportiva di 1,1650, dando conferma del trend al ribasso.
Come si muovono gli istituzionali sul cambio EUR/USD
È già da mesi che gli istituzionali stanno vendendo EUR/USD e nelle ultime settimane questa tendenza ha accelerato. Non solo gli istituzionali stanno chiudendo i long aperti nel periodo di aprile 2020, quando il cambio EUR/USD passo da 1,08 a oltre 1,20, ma stanno incrementando le posizioni short. Questo potrebbe provocare ulteriori ribassi sul cambio.
Guardando il grafico delle quotazioni ci accorgiamo che, viste le premesse, un ribasso fino all’area di 1,14 è molto probabile. Proprio su tale livello troviamo una fascia di supporto molto importante, che sta fungendo da forte calamita per i prezzi. A supporto della tesi ribassista inoltre abbiamo il sentiment trading: gran parte dei traders retail è posizionata long (al rialzo) cosa che aumenta le probabilità di una discesa imminente.
Queste previsioni su EUR/USD sembrano confermare le ipotesi di un rialzo dei tassi da parte della Federal Reserve per il 2022, come anticipato da Jerome Powell qualche giorno fa. Un aumento del costo del denaro potrebbe mettere a rischio i rialzi delle Borse e vedrebbe un innovato entusiasmo per i Dollari USA, che tornerebbero a dare dei rendimenti interessanti sulla liquidità.
Opportunità sul Forex: gli istituzionali scaricano USD/JPY
Sempre rimanendo in ambito istituzionale, abbiamo una interessante indicazione dal COT Report sul cambio USD/JPY. Su questo cambio sta succedendo la stessa cosa successa a EUR/USD ad inizio 2020, ma al contrario.
Se guardiamo il grafico con le posizioni nette del COT, ci accorgiamo di come il cambio stia salendo molto, ma che contemporaneamente gli istituzionali stanno chiudendo i loro long. Questo ha creato una importante divergenza tra prezzi e posizioni nette, cosa che potrebbe tradursi in un repentino crollo delle quotazioni.
Dal punto di vista tecnico, al momento i corsi non si trovano su una particolare resistenza, motivo per cui è ancora presto per posizionarsi short. Se la tendenza dei volumi istituzionali dovesse essere confermata, a breve potremmo assistere ad una importante inversione di tendenza su questo cambio.
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