L'EUR/JPY sembra uscire dal torpore dopo la discesa del cross di inizio 2022. Il range 138-139 e 142-143 sembra essere stato violato verso l’alto nella giornata di mercoledì con uno strappo che potrebbe preludere ad un’accelerazione fino alle importanti resistenze di area 144/145. Più avanti capiremo perché così importanti dal punto di vista tecnico.
Il mercato ha accolto la nomina del nuovo Governatore della banca centrale giapponese che sostituirà Kuroda, Kazuo Ueda, con una certa freddezza prima di elaborare la cosa e vendere yen sulla evidente consapevolezza che il rialzo dei tassi in Giappone non è così vicino.
Professore universitario e membro della Boj nel periodo 1998-2005, Ueda dovrebbe sulla carta essere una guida più "Hawkish" rispetto a Kuroda. Tutto questo in teoria appunto, visto che l’evoluzione del cambio non sembra andare in quella direzione. Il Parlamento giapponese dovrà votare la nomina il 24 febbraio e l’entrata in carica è prevista per 9 aprile.
EUR/JPY spinto al ribasso dai dati macro
Il prossimo meeting del 10 marzo sarà quindi l’ultimo di Kuroda e ovviamente è atteso un nulla di fatto. Al momento il mercato prezza un rialzo a fine luglio ma il continuo spostare in avanti questa data non fa bene allo yen.
La crescita economica avalla questa idea del mercato. Il Pil del quarto trimestre è salito dello 0,2% contro attese di +0,5% dopo un calo dello 0,3% nel terzo trimestre. Anemia totale con i consumi saliti dello 0,5% dopo un calo dello 0,5% nel trimestre precedente.
I prezzi alla produzione in rialzo del 9,5% nel mese di gennaio confermano però che le pressioni inflazionistiche persistono e che qualche iniziativa dovrà essere presa da parte di una banca centrale che deve fare anche i conti con un saldo record negativo della bilancia commerciale.
I 26 miliardi di dollari di rosso sono stati generati a gennaio da esportazioni poco reattive (+3,5%) a causa della debolezza del settore tech. Diversa la dinamica dell’import salito del 17% a causa soprattutto dei costi energetici. La debolezza della divisa nazionale sembra a questo punto una delle vie da cui passare per rinvigorire le esportazioni.
Tecnicamente sull'EUR/JPY la situazione si sta facendo interessante dopo il dato sul deficit commerciale. Quello che si è andato a chiudere è un testa e spalla rialzista a sua volta generato dopo un testa e spalla ribassista. L’obiettivo dell’attuale movimento sarebbe proprio quella zona di 148 che EUR/JPY ha toccato a fine del 2022. Quindi una nuova ondata di debolezza per la divisa nipponica che sarebbe confermata alla violazione di 144. A quel punto i trader potranno incrementare le posizioni lunghe con obiettivi ben più ambiziosi.