Kazuo Ueda è il nuovo governatore della Bank of Japan. Con il mandato di Haruhiko Kuroda in scadenza ad inizio aprile, il governo nipponico ha formalizzato al Parlamento di aver scelto Kazuo Ueda per guidare la Bank of Japan.
Per le nomine dei vicegovernatori sono stati designati l’ex capo della Financial Services Agency, Ryozo Himino, e l’attuale direttore esecutivo della BoJ, Shinichi Uchida. Nelle prossime settimane i tre candidati saranno ascoltati dai Comitati direttivi del Parlamento e la loro nomina dovrà essere approvata dalle due camere.
Se in un primo momento lo yen aveva capitalizzato la possibilità della cooptazione dell’attuale vice governatore, Masayoshi Amamiya (che avrebbe rifiutato), la notizia della nomina di Ueda ha indebolito la moneta nipponica perché valutata più in linea con un approccio espansivo. Sulle colonne del quotidiano Nikkei, Ueda qualche mese fa ha sottolineato che il percorso per il raggiungimento, in maniera “sostenibile”, di un'inflazione al 2% è “ancora lungo".
Chi è Kazuo Ueda, il governatore della BoJ
“Ueda? Who-eda?” hanno ironizzato gli analisti, stupiti dal fatto che, per la prima volta dal dopoguerra, il governatore della BoJ arriva dal mondo accademico. 71 anni, professore alla Kyoritsu Women's University, Ueda è stato membro del Consiglio di amministrazione della BoJ tra il 1998 ed il 2005, in concomitanza con l’avvio del Quantitative Easing e della politica dei tassi negativi.
Studente dell’MIT di Boston nello stesso periodo dell’ex n.1 della Federal Reserve, Ben Bernanke, Ueda-san ha una visione accademica della teoria monetaria ed ha svolto un ruolo chiave nel combattere la fase iniziale della deflazione giapponese con l'introduzione di ingenti quantità di acquisti di asset. Al nuovo chairman si chiede di stabilizzare un’economia, la terza a livello mondiale, che dopo anni di deflazione si trova a fronteggiare prezzi al consumo in aumento del 4%, il livello maggiore da 40 anni.
Nomina Ueda: Carmignac, nell’attuale contesto il leader conta poco
“I giorni del controllo della curva dei rendimenti sono contati, così come quelli di una curva dei tassi che è stata troppo a lungo lontana dalla realtà economica”, ha rilevato Frederic Leroux, membro dello Strategic Investment Committee di Carmignac. “In questo contesto, il leader scelto passa in secondo piano. Ciò che conta è il rispetto del mandato dell'istituzione che rappresenta: la stabilità del sistema finanziario giapponese”.
“Una rapida normalizzazione della politica monetaria è all'orizzonte ed è tutt'altro che certo che il conseguente aumento dei tassi di interesse e dello yen sarà dannoso per l'economia giapponese e per la valutazione degli asset rischiosi giapponesi. La normalizzazione monetaria in corso in Giappone è una svolta epocale dopo 30 anni di pressioni deflazionistiche quasi ininterrotte”.