Un mese fa in questo articolo avevo messo in evidenza le eccellenti condizioni di rischio rendimento che si presentavano davanti ad un trader che volesse prendere posizioni rialziste su EUR/USD. In quell’occasione avevo scritto: “piazzare quindi un long EUR/USD con incremento delle posizioni fino a 1,1700 può essere una strategia praticabile avendo l’accortezza di rispettare lo stop loss (magari con un reverse della posizione) in maniera rigida e oggettiva”.
Il cambio è scivolato fino a 1,1662 prima di rimbalzare vigorosamente e tornare in prossimità della media mobile a 200 giorni. Non a caso un’altra osservazione che avevo esplicitato era proprio riferita alla possibilità di sfruttare il range compreso tra media mobile e area 1,17.
EUR/USD: i fattori che hanno spinto il rialzo
Possiamo dire che la strategia sta funzionando con i dati deludenti sullo stato dell’occupazione americana che hanno dato la giusta spinta all’euro per rendere di fatto falsa la rottura ribassista dei supporti.
Violare 1,17 avrebbe infatti formalizzato un testa e spalla bearish con impatti notevoli sulla moneta unica.
Numeri decisamente inferiori alle aspettative sulle nuove buste paga emesse a settembre combinati a speculazioni circa il rinvio del tapering da parte della Federal Reserve previsto per dicembre, hanno alimentato la reazione dell’euro.
La divisa del Vecchio Continente ha tratto anche giovamento da una possibile apertura da parte della BCE alla revisione del programma di riacquisto titoli da 1.850 miliardi di euro approvato in piena pandemia. L’approssimarsi delle elezioni tedesche e la veloce risalita dell’inflazione potrebbero spingere Christine Lagarde ad un approccio meno espansivo.
EUR/USD: l'analisi tecnica e le strategie operative
Osservando il grafico giornaliero di EUR/USD ci rendiamo subito conto di cosa è successo: trappola ribassista a cui ha fatto seguito la reazione dell’euro ora a ridosso della media mobile a 200 giorni. Qui a giugno ed agosto le spinte rialziste della moneta unica si sono dimostrate dei semplici rimbalzi, ma ora ci risiamo, con 1,19 che potrebbe rappresentare una nuova opportunità di trading (questa volta short) per chi guarda ai range.
In questo caso obiettivamente ritengo meno interessante il premio per il rischio in quanto non ci scontriamo contro in livello di concentrazione di domanda importante come 1,17. Il death cross di poche settimane fa è ancora vivo e per questo mi attendo un consolidamento dei prezzi sotto la resistenza di 1,19 ma senza nuovi decisi assalti alla parte bassa del range.
Quindi per chi va short le possibilità ci sono, ma i margini potrebbero essere limitati e quindi sarà più che mai opportuno stare attenti alla parete superiore. Dovesse cedere questa resistenza uno stop and reverse anche piuttosto aggressivo potrebbe essere quanto mai opportuno e redditizio anche per trader non di sola giornata.