Dall’ultima settimana di novembre, le quotazioni dell’EUR/USD hanno assunto un andamento laterale. Nei prossimi giorni tuttavia è ragionevole pensare che la situazione cambierà in maniera sostanziale: come si vede dal calendario economico della settimana infatti, il prossimo 15 dicembre si terrà la riunione della Federal Reserve, mentre il 16 dicembre sarà la volta della Banca Centrale Europea. Vediamo cosa si attendono gli analisti per i meeting degli istituti guidati da Jerome Powell e Christine Lagarde.
Fed e BCE: ecco cosa si attendono gli analisti
Guardando alla riunione della Fed prevista per il prossimo 15 dicembre, gli analisti si attendono un aumento del programma di tapering, che potrebbe passare da una riduzione di 15 miliardi di euro a una di 30 miliardi. Il piano di riduzione si potrebbe quindi concludere a marzo, aprendo le porte ad un aumento dei tassi di interesse.
L’inflazione preoccupa gli esponenti dell’istituto centrale a stelle e strisce, tanto che in un’audizione alla Commissione Bancaria al Senato Jerome Powell ha detto che il termine transitorio non verrà più attribuito all’aumento dell’indice dei prezzi al consumo. Ricordiamo che a novembre il dato ha raggiunto il 6,8% su base annuale, il più alto dal giugno 1982.
Per quello che riguarda la BCE invece, le previsioni non vedono nessun rialzo dei tassi all’orizzonte. Le attenzioni degli investitori saranno catalizzate da quanto Christine Lagarde dichiarerà nella conferenza stampa, soprattutto per quello che riguarda l’aumento dell’inflazione e le preoccupazioni in merito alla diffusione della variante Omicron del Covid-19.
Saranno da monitorare anche le nuove previsioni su PIL e inflazione, anche se gli esperti di ING non si attendono molti cambiamenti rispetto alle stime precedenti. Per quello che riguarda il PEPP, la BCE potrebbe decidere di estenderlo di un altro trimestre, passando da marzo a giugno 2022, anche se la decisione vera e propria potrebbe essere presa nella riunione di febbraio 2022.
In ogni caso, gli analisti si attendono che l’istituto dovrà presentare un nuovo strumento di transizione che offra la stessa flessibilità del PEPP. Per ING, questo strumento potrebbe chiamarsi Post-Pandemic Transition Purchase Programme, con un potenziale da 300 miliardi di dollari.
EUR/USD: analisi tecnica e strategie operative
Da un punto di vista grafico, le quotazioni di EUR/USD stanno mettendo a segno una lateralizzazione sull’intorno compreso tra 1,12 e 1,13. Una discesa al di sotto dei minimi di novembre darebbe ai venditori l’occasione di tornare in zona 1,11, dove passa la linea di tendenza ottenuta collegando i massimi di settembre 2019 e di marzo 2020.
Se anche questo intorno dovesse subire una violazione, si potrebbe assistere ad un nuovo impulso discendente verso 1,09, dove transita la trendline disegnata con i minimi di gennaio 2017 e marzo 2020. Al contrario, un’ascesa al di sopra di 1,1350 permetterebbe ai compratori di tornare verso la soglia psicologica di 1,15, su cui sono presenti la resistenza dinamica che unisce i top di maggio 2021 e quella che collega i lows della terza ottava di novembre 2020 e marzo 2021.
Da un punto di vista operativo, segnali di forza potrebbero essere sfruttati per valutare una strategia di matrice long da 1,1350. Lo stop loss sarebbe localizzabile a 1,1200-, mentre l’obiettivo a 1,1500.