Prosegue la fase di debolezza per la sterlina, con il cambio GBP/USD che veleggia in area di minimi annuali a 1,32. A creare pressioni sulla moneta di Sua Maestà è l’annuncio del Primo Ministro britannico Boris Johnson, che ieri ha descritto le nuove misure restrittive per arginare l’aumento dei contagi da Covid-19.
Regno Unito: perché le nuove misure penalizzano la Sterlina
Le nuove misure restrittive annunciate da Johnson, chiamate anche “Piano B” prevedono l’utilizzo di un certificato vaccinale per i grandi eventi oltre all’obbligo di lavorare da casa quando possibile. La nuova serie di misure governative potrebbe portare la Bank of England a ripensare il percorso di aumento dei tassi di interesse, in quanto le implicazioni della scelta dell’Esecutivo potrebbe peggiorare le previsioni di crescita del Paese.
Secondo diversi analisti, il costo del denaro non dovrebbe più arrivare nel meeting di dicembre, ma in quello di febbraio. Per quello che riguarda il cambio GBP/USD invece, alcuni analisti notano che la Federal Reserve potrebbe muoversi più rapidamente rispetto alla BoE, con quest’ultima che nell’ultimo meeting ha adottato un approccio attendista, sorprendendo gli investitori che si attendevano una crescita del costo del denaro.
GBP/USD: analisi tecnica e strategie operative
Da un punto di vista grafico, gli ultimi ribassi hanno messo sotto pressione le quotazioni di GBP/USD, con i venditori che stanno mettendo sotto pressione la base del canale discendente delimitato dalla linea di tendenza ottenuta collegando i massimi del 30 maggio e 13 settembre 2021 e da quella che collega i minimi del 29 aprile e 20 luglio 2021.
I prezzi si trovano tuttavia nei pressi di un supporto rilevante, ossia quello a 1,3163 ereditato dai top della terza settimana di luglio 2021. In tal senso, si potrebbero valutare strategie di matrice long in caso di segnali di forza oltre 1,3260.
Se questa zona venisse superata infatti, si potrebbe assistere ad una falsa rottura del canale menzionato prima. Lo stop loss sarebbe identificabile a 1,3140, mentre l’obiettivo a 1,34.