Se andate a guardare nelle statistiche stagionali del Forex non ci sono dubbi: maggio è il mese di AUD/CAD. Osservando l’andamento di questo cross negli ultimi 25 anni notiamo un’impressionante striscia vincente per la divisa canadese. Andare long è stato infatti vincente solo 4 volte in un quarto di secolo. La statistica del trade short offre un ritorno superiore all'1% che, per coloro che possono utilizzare la leva (quindi praticamente tutti i trader che operano con un broker sul mercato Forex) diventa un numero particolarmente interessante.
Il polo di attrazione per le quotazioni è rappresentato dalla media mobile a 200 giorni di 0,958, che già ad ottobre aveva mostrato la sua capacità di contenere le spinte dei ribassisti. Come vedremo fra poco però, questo supporto dinamico ha ceduto di schianto proprio negli ultimi giorni di aprile segnalando come il trade stagionale di fatto sia già partito.
AUD/CAD: come operare tra stagionalità e Banche centrali
Su AUD/CAD abbiamo un trend rialzista tuttora in essere che però deve fare i conti con una resistenza di ben più lungo periodo delimitata da una trendline che scende dal 2013. Tendenza di breve contro una di lungo periodo che in questo mese di maggio che potrebbe offrire a entrambi i fronti degli ottimi spunti per il futuro.
Lavorare su questo cross significa anche speculare su ciò che in futuro faranno le due Banche centrali. La Bank of Canada ha di recente sorpreso i mercati segnalando che il tapering può prendere il via con una riduzione del processo di riacquisto dei bond alla quale farà seguito un rialzo dei tassi probabilmente prima del previsto 2023.
Dopo la Norvegia anche il Canada comincia le manovre di uscita dalle politiche monetarie ultra accomodanti. Penso che sarà complicato per la BoC distaccarsi più di tanto da quello che farà la Federal Reserve. Troppo collegate le due economie per pensare ad una grande divergenza a livello di politica. Questo però è un segnale che mercati sempre alla ricerca di nuove opportunità di carry trade hanno apprezzato riportando flusso sul Loonie.
L’Australia invece sta adottando un atteggiamento molto più cauto ed in linea con la politica della Fed. I tassi non si muoveranno fino al 2023 ed il controllo della curva dei rendimenti continua ad essere una priorità. L’inflazione non preoccupa e le schermaglie commerciali con la Cina impongono un atteggiamento prudente sul costo del denaro.
Tornando al grafico di AUD/CAD notiamo subito come nelle ultime due sedute di aprile la media mobile a 200 giorni ha ceduto. Fenomeno già occorso ad ottobre e poi rimarginato. Ma considerando la stagionalità negativa di maggio puntare al minimo sotto 0,93 è un’opzione assolutamente praticabile.