Il cambio EUR/USD rimane uno dei cambi Forex più scambiati in assoluto al mondo, con 575 miliardi di dollari di volume al giorno, e rappresenta un vero e proprio termometro della situazione economica e dei rapporti commerciali tra Stati Uniti ed Eurozona.
EUR/USD: analisi tecnica e di sentiment
Il primo elemento che balza agli occhi guardando il grafico di EUR/USD è il sentiment trading. A far pensare a ulteriori rialzi del cambio è la situazione di questo indicatore, che evidenzia come la maggior parte dei trader è posizionata short, al ribasso.
Sappiamo che la gran parte degli operatori perde denaro, quindi posizionarsi al contrario rispetto alla massa ci permette di partire con le probabilità a favore. A sostegno della tesi rialzista abbiamo anche la rottura al rialzo della trendline che unisce i massimi del 2008 con quelli del 2014. La violazione di una così importante linea di tendenza è un chiaro segnale di forza da parte dei prezzi, che difficilmente si esaurirà nel breve termine.
Questo non significa che, da qui in poi, il cambio salirà e basta, anche se è molto probabile che rivedremo i prezzi in area 1,40. Questo ci permette di impostare una strategia di medio lungo termine, sfruttando quelle che saranno le normali e fisiologiche fluttuazioni del cambio.
EUR/USD dal punto di vista macroeconomico
A pesare su un eventuale rialzo di EUR/USD sarebbe un possibile rialzo dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve. Secondo Enrico Lanati però, i rialzi dei tassi ci saranno, ma saranno assolutamente moderati e già stati scontati dal mercato. Anche dal punto di vista macroeconomico quindi abbiamo la conferma che il cambio potrebbe salire, come suggeriscono i grafici.
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