Le straordinarie performance delle criptovalute e la loro continua crescita e affermazione quale asset class alternativa hanno spinto S&P a lanciare tre nuovi indici per replicare l’andamento di questo settore, che si aggiungono a quelli elaborati da Bloomberg e Galaxy Digital Capital Management. Vediamo tutti i dettagli.
S&P Dow Jones lancia indici su Bitcoin ed Ethereum
S&P ha lanciato tre indici per replicare l’andamento delle criptovalute. In particolare è nato l'S&P Bitcoin Index (SPBTC) e l'S&P Ethereum Index (SPETH), per replicare la performance delle due più importanti criptovalute per market cap (qui la classifica delle 10 più importanti cripto per capitalizzazione di mercato), Bitcoin ed Ethereum, assieme ad un terzo indice più generico, l’S&P Crypto Mega Cap Index (SPCMC), per approssimare la performance combinata delle due valute digitali.
I tre indici si basano su dati forniti da Lukka che determina i prezzi con una metodologia particolare, usando il fair market value in una data ora ed in modo retroattivo, così da ricostruirne l'andamento dal 2014. I dati di Lukka consentiranno di misurare l'apprezzamento del valore e non l'andamento dell'asset sottostante.
La creazione di benchmark per le criptovalute da parte di S&P avrà un indubbio vantaggio, ovvero quello di istituzionalizzare questa asset class per la creazione di prodotti di investimento derivati. Inoltre è possibile che verranno creati anche indici personalizzati ed altri strumenti di benchmarking sulle criptovalute.
Alla fine di questo processo le criptovalute saranno probabilmente presenti sui mercati finanziari tanto quanto gli asset più tradizionali. Gli indici probabilmente saranno alla base per lo sviluppo di prodotti del risparmio gestito attivo e passivo.
"Con asset digitali come le criptovalute che stanno diventando una classe di investimento in rapida crescita, è il momento giusto per benchmark indipendenti, affidabili e di facile utilizzo", ha affermato Peter Roffman, Managing Director, Global Head of Innovation and Strategy di S&P Dow Jones Indices.
Con gli indici di S&P le criptovalute vincono ancora
L'ultimo halving di Bitcoin, così come un enorme afflusso di fondi da parte di investitori istituzionali, hanno aiutato la criptovaluta ad archiviare performance mai viste nell'ultimo anno. Le grandi aziende di Wall Street sono sempre più interessate alle valute digitali e stanno riversando capitali in Bitcoin, da MicroStrategy a Square, ma soprattutto Tesla, che aveva investito ben 1,5 miliardi di dollari nei mesi scorsi ed accettato la criptovaluta come pagamento delle sue vetture.
Di recente anche Ethereum ha spiccato il volo raggiungendo i 3.500 dollari, una performance di oltre il 300% da inizio anno. La popolarità per Ethereum sta crescendo, ma a convincere gli investitori a puntare su questa blokchain sono motivi in parte diversi da quelli che hanno spinto a credere nel Bitcoin. Sono infatti le applicazioni che si basano su Ethereum, dagli smart contracts alla finanza decentralizzata, che hanno fatto la differenza e convinto gli investitori.
L’esempio più recente è l’annuncio da parte della Banca europea degli investimenti dell’emissione - in collaborazione con Goldman Sachs, Santander and Societe Generale - di un bond digitale di durata a due anni da 100 milioni di euro su Ethereum.