Dogecoin irrefrenabile. La criptovaluta tanto amata da Elon Musk èda inizio anno ha messo a segno una crescita del 14.081%, passando dagli 0,00452 dollari del 31 dicembre 2020 ai 0,6410 dollari di questi minuti. Solo nelle ultime ore Dogecoin è riuscita a guadagnare il 50%, andando così ad aggiornare i massimi storici a 0,69663 dollari. La capitalizzazione di mercato è salita così oltre la soglia degli 80 miliardi di dollari, quarta criptovaluta al mondo dopo Bitcoin, Ethereum e Binance Coin.
Proprio Elon Musk è atteso questo fine settimana in occasione del Saturday Night Live. Il numero uno di Tesla potrebbe dire qualcosa nei confronti della moneta digitale che sicuramente avrà un grande effetto, cosè come successo anche negli ultimi mesi e settimane ogni qualvolta ha twittato qualcosa su Dogecoin.
Nel 2021 la criptomoneta collegata all'immagine di un cane Shiba Inu ha dunque già guadagnato oltre il 14.000% e secondo gli scettici ha tutte le caratteristiche di una bolla pronta a scoppiare. Gli investitori però si fiondano sistematicamente a comprare Dogecoin non appena da qualche parte soffia un alito di vento rialzista. E sono in molti a credere che presto la vedremo a una valutazione di 1 dollaro, se non oltre.
Dogecoin: ecco tutti i motivi del rialzo
Intanto però ci si chiede quali possono essere stati i motivi di questo ultimo grande strappo al rialzo. In verità gli esperti di criptovalute ne individuano almeno 4, oltre quello che il mercato comincia a scontare l'effetto Musk del week-end. Essi si possono così riassumere
1) I broker cominciano a scambiare Dogecoin
Negli ultimi giorni sono diversi i broker e gli Exchange di criptovalute che hanno inserito nelle loro piattaforme la possibilità di negoziare Dogecoin. Uno di questi è eToro, uno dei più rinomati intermediari sulla piazza. Il broker specializzato nel social trading ha accolto la richiesta di una gran parte dei suoi 19 milioni di utenti e infatti la domanda di Dogecoin sulla piattaforma è letteralmente impazzita subito dopo l'annuncio.
Ieri è stata la volta anche dell'Exchange Germini, che ha rivelato il supporto per trading e custodia della moneta digitale. In precedenza era stata l'app cinese Webull a consentire ai suoi clienti di acquistare Dogecoin a partire dal 20 di aprile.
2) Prezzi molto accessibili
Se si fa il paragone tra le quotazioni di Dogecoin e quelle di Bitcoin si vede una differenza di prezzo enorme. Questo solletica la fantasia di molti investitori, i quali pensano che a questi livelli di Dogecoin il treno possa anche non passare una seconda volta, come successe a suo tempo per altre criptovalute.
Quindi la paura di perdere un'occasione spinge i trader comunque a rischiare anche una somma esigua. Qualcuno in tal senso paragona Dogecoin alla versione digitale del Dollaro americano.
3) L'interesse degli istituzionali
A scacciare il pericolo di una bolla potrebbe essere proprio il fatto che gli istituzionali stanno nutrendo un interesse sempre maggiore nei confronti di Dogecoin. E questo anche dal punto di vista psicologico potrebbe supportare la spinta verso un trend rialzista di lunga durata
4) Dogecoin non è più uno scherzo
Nata per gioco, oggi la quarta criptovaluta più capitalizzata è diventata una cosa molto seria, al di là della frenesia degli investitori. La caccia ai rendimenti alti le sta dando una veste addirittura di valuta rifugio, che potrebbe proteggere dall'inflazione, le cui minacce si stanno facendo sempre più effettive.
Non per nulla c'è chi pensa che dietro i deflussi dell'oro, bene rifugio per antonomasia, vi siano proprio gli investimenti in criptovalute come Dogecoin. Sam Bankman-Fried, Amministratore Delegato dell'Exchange FTX ha chiosato “Se Dogecoin è stupido e senza valore, non dovrebbe valere 90 miliardi di dollari."
Criptovalute: Dogecoin come GameStop?
La schizofrenia generale intorno a Dogecoin ha fatto saltare la piattaforma di Robinhood. È questa l'ipotesi più accreditata dopo che l'applicazione americana è andata in tilt in concomitanza dei nuovi record battuti dalla criptovaluta.
Non mancano inoltre coloro che cominciano a fare paragoni inquietanti, come quello con le azioni di GameStop. La similitudine tra i due assets deriverebbe proprio dal climax goliardico che si è venuto a creare in entrambe le circostanze, in considerazione di una presenza molto significativa dei social investors.
In verità, occorre dire che per Dogecoin non ci sono al momento fenomeni di short squeeze, essendo che il prezzo molto basso della criptocurrency metterebbe a rischio grosso chiunque avesse velleità ribassiste in questo momento.