Bitcoin o Ethereum? Il dibattito su quale sia la valuta digitale migliore per investire il proprio denaro oggi è più acceso che mai. Fino a poco tempo gran parte degli investitori avrebbero dato la priorità alla criptomoneta più capitalizzata, oggi le cose sono cambiate.
Ethereum è tornata alla ribalta sfoderando quest'anno un guadagno del 300%, mentre Bitcoin ha solo raddoppiato il suo valore. Questo ha acceso la fantasia dei trader che sono a caccia di grandi performance e che valutano la possibilità di trovare opportunitò interessanti nelle criptovalute alternative.
In entrambi i casi comunque è opportuno tenere presente alcuni aspetti che possono mettere a rischio il capitale investito. La volatilità è altissima e l'eventualità dello scoppio di una bolla potrà comportare anche la perdita di tutto il denaro.
Per questa ragione i consulenti finanziari consigliano ai loro clienti di non investire una quota maggiore del 5% del portafoglio ed eventualmente di non concentrare tutto in un'unica criptovaluta, ma effettuare una diversificazione tra diversi token digitali.
Criptovalute: perché preferire Bitcoin
Nonostante qualche tentennamento dopo aver raggiunto il record storico di 64.780 dollari, Bitcoin rimane la criptovaluta con la quota di mercato maggiore. Oggi la principale moneta virtuale rappresenta il 46% del valore complessivo di mercato, sebbene all'inizio del 2021 la quota era del 70%. E comunque ha una capitalizzazione di oltre 1 milione di dollari, quasi il triplo di quella di Ethereum.
Inoltre gli investitori istituzionali puntano soprattutto su Bitcoin: Tesla ha investito 1,5 miliardi di dollari, MicroStrategy ha superato i 2 miliardi. Interessante è anche uno studio sulla volatilità realizzato da Cornerstone Macro, società di ricerca legata agli investimenti.
In base alle analisi effettuate, nel caso in cui le due principali criptomonete fossero in rally, il vantaggio di Ethereum rispetto a Bitcoin sarebbe irrilevante. Viceversa, se ci fosse una flessione generale di tutte le principali criptomonete del 20%, il rischio di ribasso da parte di Ethereum sarebbe molto più accentuato.
Criptovalute: perché preferire Ethereum
Il grande rally di questi ultimi mesi ha messo in luce tutti gli aspetti positivi della seconda criptovaluta più capitalizzata e che la farebbero preferire rispetto a Bitcoin. In primo luogo Ethereum ha la blockchain più utilizzata al mondo, di cui usufruiscono società come Microsoft. Inoltre grazie a essa vi è stato il boom dei Non Fungible Token, con riferimento in particolare all'arte digitale.
In secondo luogo Ethereum non soffre come Bitcoin il limite di offerta e ultimamente sta effettuando aggiornamenti nella rete per renderla più efficiente. Questo consentirà anche di ridurre il numero di Ether disponibili con conseguente eventuale aumento di prezzo. Infine il prezzo di Ethereum rispetto a quello di Bitcoin è solo una frazione e tutto ciò fa pensare che per la criptovaluta ci potrebbe essere davanti ancora parecchia strada da percorrere prima di arenarsi.