Le trimestrali USA stanno confermando quelli che erano i timori della vigilia. Dopo i
risultati deludenti di JP Morgan e Morgan Stanley, un'altra grande banca americana presenta dati inferiori alle attese del mercato.
Wells Fargo vede bruscamente diminuire gli utili rispetto a un anno fa, soprattutto per effetto dell'accantonamento di fondi per crediti inesigibili e delle perdite sostenute sulle partecipazioni azionarie.
La situazione generale dell'economia e dei mercati ha quindi impattato in maniera negativa sui conti dell'azienda di credito e non poteva essere altrimenti, dopo quanto accaduto quest'anno. Tuttavia, nel comunicato da parte dell'Amministratore Delegato Charlie Scharf, viene dichiarato che, mentre l'utile netto è diminuito nel secondo trimestre, i risultati riflettono il miglioramento della capacità di produrre risultati positivi con le spese in calo e i tassi di interesse in aumento.
Wells Fargo: i numeri della trimestrale
Nei tre mesi che vanno da aprile a giugno, la banca ha realizzato un utile di 3,12 miliardi di dollari, pari a 74 centesimi per azione, quasi dimezzato rispetto ai 6,04 miliardi di dollari, o 1,38 dollari per azione, dello stesso periodo del 2021. Ad aver inciso sul risultato finale una svalutazione di 576 milioni di dollari sui titoli azionari riguardante l'attività di venture capital della banca e l'accantonamento di 580 milioni di dollari per perdite su crediti. Viceversa, lo scorso anno Wells Fargo ha rilasciato le riserve via via che le famiglie rimborsavano i mutui e le imprese i finanziamenti.
I ricavi sono stati di 17,03 miliardi di dollari, del 16% in meno rispetto ai 17,53 miliardi previsti dal consensus. Lo scorso anno erano stati di 20,27 miliardi di dollari. Il minor valore delle entrate è stato determinato dal
crollo delle commissioni derivanti dai mutui ipotecari, passate da 1,3 miliardi di dollari dell'anno scorso a 287 milioni di dollari attuali. La nota positiva è arrivata dagli
interessi attivi netti che sono cresciuti del 16% rispetto al 2021, grazie all'aumento del costo del denaro da parte della
Federal Reserve. Secondo Scharf ciò ha compensato la "maggiore pressione sulle commissioni bancarie derivanti soprattutto dai mutui". Infatti, i tassi più elevati hanno ridotto le attività di acquisto e rifinanziamento, diminuendo le commissioni incassate dalla banca.
Wells Fargo: cosa fare con le azioni
Le azioni di Well Fargo stanno perdendo l'1% nel pre-market di Wall Street. Quest'anno il titolo è in calo del 19,26%, riflettendo le tensioni riguardo l'arrivo di una recessione che colpisce l'economia americana e si riflette su tutto il sistema finanziario. A preoccupare in particolare il management della banca è che la politica monetaria della Fed sia così aggressiva da allontanare le persone ad accendere mutui e finanziamenti mettendo ancora di più sotto pressione le commissioni bancarie. Ma soprattutto il timore è che le restrizioni monetarie finiscano per mandare in default i titolari di prestiti, carte di credito e mutui, facendo aumentare le sofferenze e le perdite in bilancio.