Le azioni Pinterest spiccano il volo nell'afterhours di Wall Street piazzando un rialzo del 15,32%, dopo la notizia che la società d'investimento Elliott Management ha accumulato una partecipazione di oltre il 9% nel capitale del social media. Questa rappresenta una boccata d'ossigeno per un'azienda che quest'anno è stata alle prese con parecchie turbolenze che hanno annichilito il titolo in Borsa, crollato del 51,69%.
Negli ultimi mesi vi è stato poi quasi un terremoto a livello di governance, con il capo delle operazioni commerciali e quello delle relazioni con gli investitori che hanno lasciato l'azienda. Mentre a giugno si è dimesso l'Amministratore Delegato e co-fondatore Ben Silbermann, che è diventato Presidente esecutivo, sostituito da Bill Ready, in precedenza Presidente del commercio presso Alphabet.
Perché Elliott potrà essere una spina nel fianco
Al momento Elliott è il più grande investitore esterno in Pinterest, ma i piani per effettuare cambiamenti nella società potrebbero essere contrastati proprio da Silbermann, che mantiene una posizione di forza con una quota del 37%. Tuttavia, il fondo è noto per essere tra gli investitori attivisti più arcigni di Wall Street. Infatti, ogni volta che ha assunto posizioni nelle società tecnologiche ha sempre provocato grossi scossoni.
Nel 2020, ad esempio, Elliott ha acquisito una partecipazione di circa 1 miliardo di dollari in Twitter ed è riuscito a nominare due membri del Consiglio di Amministrazione esercitando pressioni nella gestione dell'azienda.
Questo ha portato lo scorso anno alle dimissioni di Jack Dorsey come CEO dell'azienda, sostituito da Parag Agrawal. La stessa sorte è toccata all'Amministratore Delegato di eBay Devin Wening, dopo che nel 2019 Elliott aveva contestato le prestazioni della società attraverso Jess Cohn, che era uno dei tre membri aggiunti del CdA dell'e-commerce.
Tutto questo significa che la gestione esecutiva di Pinterest avrà filo da torcere con un soggetto che potrà rivelarsi una spina nel fianco, al di là dell'entusiasmo attuale degli investitori per la presenza di un fondo che fornisce liquidità al bilancio aziendale.
La parabola di Pinterest
Pinterest negli ultimi due anni ha conosciuto una parabola discendente. Dopo l'exploit durante la pandemia, a febbraio 2022 la società è riuscita a conseguire il primo profitto annuale, con oltre 2 miliardi di dollari di entrate. Nel primo trimestre i ricavi sono cresciuti del 18% su base annua, ma gli utenti mensili della piattaforma hanno registrato un calo del 9% e l'azienda ha subito una perdita netta di 5 milioni di dollari.
La ragione di questa flessione è dettata dal fatto che le persone hanno cominciato a trascorre più tempo offline, mentre all'epoca dei lockdown e delle quarantene vi è stato un boom di utenti che si sono maggiormente cimentati in attività su internet, utilizzando i servizi offerti da Pinterest. Ad aver inciso sulle performance della società sono state anche le modifiche di Apple riguardo le regole sulla privacy e il rallentamento della spesa pubblicitaria.
Il titolo in Borsa quest'anno è stato colpito dalla svendita generalizzata delle azioni tecnologiche a causa dell'aumento dei tassi d'interesse. Nel 2022 Pinterest ha più che dimezzato la sua capitalizzazione e oggi le azioni valgono 17,56 dollari, al di sotto del valore di 19 dollari dell'IPO avvenuta nel 2019 e di oltre l'80% più in basso rispetto al picco di 89,90 dollari di febbraio 2021.