Il mercato azionario la scorsa settimana è stato colpito da un pugno nello stomaco da Jerome Powell, quando davanti al Congresso USA il Governatore della Federal Reserve ha affermato che l'inflazione non è più transitoria. Quanto è bastato per mandare al tappeto Wall Street, facendo temere un rialzo dei tassi più rapido di quanto si è potuto immaginare sinora.
Del resto la realtà è sotto gli occhi di tutti. Nell'ultimo mese l'indice dei prezzi al consumo è cresciuto del 6,2%, come mai si era visto dal 1990. Ovviamente all'interno della Fed nessuno pensa che il carovita si manterrà a lungo a questi livelli, ma le aspettative per i prossimi anni sono ben al di sopra del target del 2% che si è dato la Banca Centrale a stelle e strisce. Anche perché, da quanto si sta vedendo sul mercato, la carenza degli approvvigionamenti è ancora lenta a rallentare e il rally delle materie prime, soprattutto quelle energetiche, non dà cenni consistenti di volersi arrestare.
Wall Street: i settori su cui investire
In una situazione di questo tipo quali possono essere i titoli che ne beneficeranno? Con un'inflazione persistente la Fed sarà costretta ad alzare i tassi mettendo sotto pressione i prezzi delle obbligazioni e facendo salire i rendimenti. Questo fa il gioco dei finanziari perché le banche possono ottenere uno spread più ampio dal margine di intermediazione, rispetto a uno status di tassi schiacciati sullo zero come è accaduto durante tutto il periodo pandemico.
Un altro settore che ne trae vantaggio è quello industriale, anche se magari non nel brevissimo termine. Infatti i produttori hanno spesso contratti a scadenza e quindi non possono aumentare i prezzi prima di allora. Una volta che si rifanno i nuovi contratti, l'aumento del costo delle materie prime potrà essere riversato sui beni prodotti, proteggendo in questo modo i profitti.
Finora gli investitori non hanno considerato i titoli industriali come prima scelta. Questo spiega la sottoperformance che tali azioni hanno avuto quest'anno rispetto all'S&P 500. Ad esempio, prendendo a riferimento come data ultima la seduta di venerdì 3 dicembre di Wall Street, l'ETF SPDR Industrial Select Sector è salito nel 2021 del 18%, a fronte di un aumento del 23% del principale indice statunitense. Ciò ha comportato che i multipli del settore industriale sono più interessanti, con un price/earnings del su citato ETF di 20,5, mentre quello dell'S&P 500 è di 23,5.
Wall Street: puntare sulle azioni Deere
Tra le azioni industriali a buon mercato spicca soprattutto il titolo del produttore di macchine agricole Deere & Company. Le azioni Deere sono negoziate a 14,7 volte i guadagni attesi per i prossimi 12 mesi, al di sotto della media degli ultimi 5 anni a 20,7 volte.
Secondo l'analista di Edward Jones Investments, Matt Arnold, la crescita dei flussi di cassa di Deere potrebbe battere le aspettative del mercato. Ad esempio nelle ultime settimane l'azienda è riuscita a imporre ai suoi clienti prezzi superiori del 7%-8% rispetto al 2020, contribuendo a far aumentare le stime degli analisti sulle vendite future. Negli ultimi 3 mesi il titolo è sceso di circa il 10%, quindi questo potrebbe essere un buon momento per comprare sul calo.