I titoli tecnologici a bassa capitalizzazione stanno soffrendo in questo periodo storico. Se si considera ad esempio l'iShares Russell 2000 Growth Exchange Traded Fund, che riproduce il rendimento delle azioni small cap di Wall Street, ha registrato il picco l'8 novembre partendo dal mese di febbraio di quest'anno; da allora però le quotazioni hanno perso circa il 13%.
La ragione va ricercata soprattutto nel tapering iniziato dalla Fed proprio lo scorso mese, che ha cancellato circa 80 miliardi di dollari di acquisti di obbligazioni a lunga scadenza. Tutto questo mette sotto pressione il prezzo dei bond facendo salire il rendimento, inconveniente non da poco per le azioni di società che puntano sulla crescita.
Wall Street: le azioni su cui puntare per RBC
Adesso però le azioni growth a bassa capitalizzazione cominciano ad avere valutazioni interessanti. Riprendendo l'indice di cui sopra si può notare che rispetto all'8 novembre esso quota notevolmente più in basso rapportandolo ai guadagni attesi nei prossimi 12 mesi: 43,3 volte verso 51,9 volte. Inoltre i multipli sono tornati ai livelli prima dell'arrivo del Covid-19, il che significa che probabilmente molti titoli hanno già scontato il rialzo dei rendimenti obbligazionari.
Nel contempo però nei prezzi non è incorporata la crescita degli utili, che per i prossimi 2 anni è prevista del 45%. Questo potrebbe essere un fattore di spinta per gli investitori, i quali vedrebbero uno spazio di aumento delle azioni tech interessante. In ragione di queste considerazioni, vi sono 3 titoli indicati da Royal Bank of Canada con una capitalizzazione inferiore ai 5 miliardi di dollari che varrebbe la pena inserire in portafoglio, vediamoli.
Shift4 Payment
Shift4 Payment è una società di elaborazione pagamenti con sede ad Allentown, in Pennsylvania. Dall'8 novembre le azioni in Borsa hanno perso circa il 21,5% e oggi hanno una capitalizzazione di mercato di 2,89 miliardi di dollari. Da allora i multipli sugli utili sono scesi da 55 a 43 volte.
La società è interessante perché da poco è diventata redditizia e ha ottime prospettive ancora di crescita. Gli analisti di RBC puntano sul titolo con obiettivo di prezzo a 110 dollari, più del doppio rispetto ai 51,07 dollari dell'ultima chiusura a Wall Street.
Jamf Holding
Jamf Holding è una società americana con sede a Minneapolis, in Minnesota, che si occupa della fornitura di software alle aziende come Apple. Dall'8 novembre il titolo è caduto del 38%, scambiando a 142 volte i profitti attesi a fronte di 164 volte di quel giorno. In questo momento la società vale 3,58 miliardi di dollari.
Entro il 2023 gli utili per azione dovrebbero raddoppiare secondo RBC, cha ha un obiettivo di prezzo superiore all'83% rispetto ai 30,05 dollari attuali. A giudizio della banca canadese, Jamf ha tutte le potenzialità per approfittare dell'innovazione tecnologica nei prossimi anni, in virtù soprattutto del fatto che vi è una crescente preferenza di Cupertino per l'azienda.
Ping Identity Holding
Ping Identity Holding è un'azienda statunitense con sede a Denver, in Colorado, che offre soluzioni di gestione dell'identità per le imprese tramite controlli di accesso basati su attributi software all'avanguardia. L'8 novembre le azioni quotavano in Borsa 29,25 dollari, oggi sono scese fino a 22,11 dollari con una perdita del 24% circa.
La società ha raggiunto in questo momento un valore di mercato di 1,85 miliardi di dollari. Il price/earnings nel frattempo è sceso da 87 a 69 volte, per questo RBC prevede un rialzo del titolo dell'82% rispetto ai prezzi attuali, grazie a un EPS che sarà il doppio entro i prossimi 2 anni.