La telenovela Musk-Twitter questa settimana potrebbe finalmente giungere all'epilogo. L'Amministratore Delegato di Tesla ha tempo fino alle ore 17:00 di venerdì 28 ottobre per
chiudere l'acquisizione del social network alla cifra concordata di 44 miliardi di dollari. In caso contrario, il mese prossimo sarà avviato il processo presso la Delaware Chancery Court.
Le azioni Twitter hanno chiuso la settimana con un tonfo del 4,86% a 49,89 dollari e le quotazioni si trovano di circa il 10% al di sotto dei 54,20 dollari offerti da
Elon Musk. Questo significa che
il mercato rimane ancora guardingo, viste le ripetute giravolte dell'imprenditore.
Affare Twitter-Musk: non è ancora detta l'ultima parola
Da quando Musk ha lanciato l'offerta per la prima volta, la vicenda ha vissuto un'altalena di situazioni incredibili che hanno messo a dura prova i nervi degli investitori. Prima il 51enne naturalizzato americano si è tirato indietro accusando l'azienda di San Francisco di non aver fornito le informazioni dovute circa gli account spam e fake nella piattaforma. Successivamente, quando tutto sembrava pronto per l'avvio di uno scontro in Tribunale, è arrivato il dietrofront di Musk:
l'affare si concluderà alle condizioni originali.
Ci sono però alcuni punti ancora oscuri che potrebbero mandare tutto per aria.
Il primo riguarda la revisione di sicurezza nazionale del Governo USA. In sostanza, l'Amministrazione Biden sta discutendo se
sottoporre le iniziative di Musk all'approvazione delle Autorità per via di alcune questioni che riguarderebbero investitori stranieri come il principe Alwaleed bin Talal dell'Arabia Saudita e il fondo sovrano del Qatar.
La seconda incognita fa riferimento al finanziamento. Il deal andrà in porto se Musk riceverà i prestiti per finanziare l'operazione di acquisto, altrimenti sarebbe tenuto a pagare una penale di 1 miliardo di dollari. Attualmente vi è un consorzio di banche tra cui Morgan Stanley, Bank of America e Mitsubishi UFJ che appoggerebbero una richiesta di 13 miliardi di dollari. Sembra improbabile che gli accordi presi con Musk non vengano onorati, ma se ciò dovesse accadere tutto il meccanismo del finanziamento crollerebbe e con questo molto probabilmente l'affare. C'è da dire che i continui cambi di idea di Musk non hanno ben disposto i prestatori.
Infine, qualcuno ancora sostiene che, vista la volubilità del ricco imprenditore, non è escluso l'ennesimo voltafaccia. "Questa è stata una situazione volatile e il signor Musk è imprevedibile", ha detto Roy Behren, co-Presidente e co-Chief Investment Officer di Westchester Capital Management. Del resto, in poco oltre sei mesi, ecco cosa ha combinato l'enfant prodige in ordine temporale:
- ha rivelato una partecipazione passiva in Twitter;
- si è dichiarato attivista;
- è entrato a far parte del Consiglio di Amministrazione dell'azienda;
- ha deciso di non farne più parte;
- ha messo in pausa l'accordo di acquisizione in attesa di informazioni sugli account spam e fake della piattaforma;
- ha chiesto la risoluzione dell'accordo;
- ha messo in discussione pubblicamente le metriche di Twitter utilizzate nel conteggio degli account spam e fake;
- si è preparato al processo della Delaware Chancery Court raccogliendo documenti e testimonianze a sostegno della sua tesi;
- ha deciso di onorare l'accordo originario.
Manca il decimo punto per completare il decalogo di come far saltare un affare.