Tesla ha ripreso a salire negli ultimi giorni nella Borsa di New York, cioè da quando le quotazioni del titolo erano finite sotto 900 dollari. Adesso il prezzo delle azioni di Palo Alto si trova in prossimità di 1.100 dollari, una volta che gli investitori hanno assorbito l'impatto negativo della variante Omicron del Covid-19 e delle prospettive di aumento dei tassi nel 2022 da parte della Federal Reserve.
Elon Musk si sta avvicinando al suo obiettivo di vendere il 10% del pacchetto di azioni che detiene nella compagnia di auto elettriche, dopo aver liquidato altri 934.090 pezzi per un controvalore di 1,02 miliardi di dollari. Ad oggi l'Amministratore Delegato di Tesla ha ceduto circa 15,6 milioni di azioni, incassando 16,4 miliardi di dollari. Per arrivare alla fatidica soglia prefissata, dovrebbe ancora scaricare 1,4 milioni di unità, se si esclude ovviamente l'esercizio delle stock option. Da questo punto di vista quindi non sono attesi molti altri scossoni sulle quotazioni dell'azienda californiana.
Tesla: ecco cosa succederà al titolo nel 2022
Il 2022 si presenta però colmo di zone d'ombra. Le società tecnologiche stanno vivendo lo spauracchio delle restrizioni monetarie della Banca Centrale americana, con un'inflazione che probabilmente si rivelerà più duratura del previsto.
Tutto questo viaggia in contemporanea con l'incertezza su come il virus si potrà evolvere mettendo sotto pressione i mercati finanziari. Anche il grande piano di spesa di Joe Biden, che prevede un sostegno importante per le auto elettriche, deve risolvere alcuni nodi messi su da parte di certi parlamentari.
Gli analisti di Wedbush Securities, società d'investimento privata americana, vedono però 3 catalizzatori per le azioni Tesla il prossimo anno. Il primo riguarda la Cina, attualmente il mercato più importante riguardo i veicoli elettrici. Secondo le stime della finanziaria, il Paese rappresenterà il 40% delle consegne della compagnia guidata da Elon Musk nel 2022 e da solo varrebbe circa 400 dollari per azione.
In secondo luogo la domanda di vetture elettriche, che quest'anno ha di gran lunga superato l'offerta, sarebbe colmata dall'apertura delle gigafactory di Austin, in Texas, e di Berlino. Wedbush ritiene che Tesla raddoppierà la sua capacità di produzione totale entro la fine dell'anno prossimo, da 1 a 2 milioni di veicoli.
Come terzo catalizzatore vi è la riduzione dei colli di bottiglia generati dalla catena di approvvigionamento che ha condizionato la produzione dell'azienda durante tutto il 2021. Gli analisti sostengono che i costi derivanti dagli ostacoli logistici si faranno sentire nel breve termine, tuttavia la casa automobilistica ha tutto il potenziale per espandere il margine lordo e la redditività nei prossimi 12-18 mesi, grazie in maniera particolare al mercato cinese. In definitiva, a giudizio di Wedbush, le quotazioni di Tesla potranno arrivare fino a 1.400 dollari per azione, consolidando una capitalizzazione che ha superato i 1.000 miliardi di dollari.