Le azioni di Jasmine Technology Solution hanno sbancato nella Borsa thailandese nel 2021. La società tecnologica ha infatti avuto un guadagno del 6.700% dall'inizio di quest'anno e ha triplicato il suo valore dalla fine di luglio, ossia da quando è stato annunciato un piano di espansione nel mining di Bitcoin. Eppure ancora la produttività della criptovaluta è limitata, perché Jasmine Technology ha generato solo 8 Bitcoin dalle sue 325 macchine minerarie da quando le operazioni sono state avviate.
La reazione del mercato però è stata stupefacente, come ha affermato il Presidente Soraj Asavapraha, che considera la risposta degli investitori al di là delle aspettative dell'azienda, manifestando un certo ottimismo verso la direzione che sta prendendo la cosa. Per il prossimo anno il numero uno della compagnia di mining prevede un attivismo ancora maggiore, con 98 milioni di dollari che saranno investiti in 7 mila nuovi dispositivi per l'estrazione di Bitcoin. Al punto che i ricavi derivanti dall'attività di mining rappresenteranno circa l'80% del fatturato aziendale alla fine del 2022.
Jasmine Technology Solution: i rischi normativi
Jasmine Technology non è la sola azienda thailandese ad aver effettuato una diversificazione dell'attività nell'ambito delle risorse digitali. Anche il produttore di elettrodomestici AJ Advance Technology ha deciso di investire nell'estrazione di Bitcoin a dicembre di quest'anno, mentre Siam Commercial Bank Pcl e Kasikornbank Pcl hanno sostenuto startup operative nel mondo crittografico.
Tutto questo ha acceso l'entusiasmo tra gli investitori generando un'impennata nel trading delle criptovalute. Al punto che le Autorità di regolamentazione stanno attivandosi per imporre regole più severe. Il mese scorso infatti la Banca Centrale thailandese ha affermato che il sistema finanziario e gli investitori sono a rischio con il dilagare della nuova tendenza in atto. Per questo vi saranno regole più dettagliate mirate a regolare le risorse digitali.
Tutto ciò non dovrebbe scalfire più di tanto Jasmine Technology, stando alle parole del suo Presidente. Secondo Soraj infatti, la tech fondata nel 1995 può benissimo commerciare i token digitali che estrae in tutto il mondo e l'attività sarà redditizia fino a quando il prezzo di Bitcoin rimarrà sopra il livello di 30.000 dollari. In questo momento la principale criptovaluta quota oltre i 50.000 dollari.
Jasmine Technology Solution: chi è e cosa fa
Jasmine Technology Solution si occupa di fornire soluzioni chiavi in mano che includono servizi di approvvigionamento, progettazione di sistemi e integrazione di Information and Communication Technology. Da più di 20 anni l'azienda fornisce i suoi servizi sia al Governo che al settore privato. La società attualmente è controllata dal provider di banda larga Jasmine International Pcl, con una quota di partecipazione del 33%.
Nei primi 9 mesi del 2021, la società ha prodotto un utile netto che è cresciuto del 436% rispetto allo scorso anno, a 150 milioni di bath. Questo ha provocato un rally portentoso del titolo in Borsa, che adesso scambia a quasi 500 volte i profitti attesi per i prossimi 12 mesi.
Secondo Wilasinee Boonmasungsong, analista di Globlex Securities Co. a Bangkok, le idee sui fondamentali dell'azienda sono ancora confuse, perché le valutazioni e le proiezioni dei ricavi sono da verificare alla luce del fatto che il mining di Bitcoin è un business nuovo in Thailandia. L'accoglienza degli investitori è stata eccezionale, ma per l'esperto vi è qualche rischio normativo che potrebbe essere da ostacolo.