L'anno che si sta per chiudere è stato da incorniciare per le azioni Apple, che hanno piazzato una performance di circa il 33% finora nella Borsa di New York. Questo si aggiunge al rally strepitoso del 2020 che ha portato nel biennio a una crescita del 141%, con una capitalizzazione del colosso di Cupertino di quasi 3.000 miliardi di dollari. Numeri pazzeschi ma che potrebbero ancora crescere, perché il gigante degli iPhone ha dovuto incontrare quest'anno problemi non da poco con gli approvvigionamenti dei chip e quindi il ritardo delle consegne.
Molti consumatori hanno dovuto rinunciare ad acquistare l'ultimo modello di iPhone 13 proprio per via dei disagi incorsi. Ciò nonostante quest'ultimo trimestre è destinato a essere il più forte della storia in termini di vendite dell'azienda capitanata da Tim Cook. Secondo Morgan Stanley i risultati potrebbero sorprendere il mercato e costituire un ulteriore catalizzatore per il titolo, ancor più che i ritardi nelle consegne sembra si stiano contraendo in quest'ultima parte del mese di dicembre.
Apple: perché puntare ancora sulle azioni Apple
Lo strepitoso rally del titolo pone ora l'investitore nella ricerca di motivi robusti perché si possa ancora puntare sulle azioni di Apple. Citigroup ne ha individuato 4, alzando l'obiettivo di prezzo da 170 a 200 dollari per azione, ossia circa il 15% di apprezzamento dalle quotazioni attuali.
Il primo motivo consiste in una continua crescita delle vendite, trainate soprattutto dalla domanda di iPhone e dei servizi connessi a essa. Secondo la banca d'affari statunitense, gli utenti continueranno ad aggiornare la tecnologia dei dispositivi ancora per molti anni e questo si andrà a riflettere in maniera positiva sui ricavi aziendali. L'iPhone 14 in arrivo nel prossimo autunno avrà un processore ancora più veloce, una batteria più durevole e una fotocamera con una risoluzione migliore. Inoltre nel 2023 potrebbe arrivare anche il telefono pieghevole. Citi è ottimista inoltre sul debutto di un visore per la realtà virtuale e aumentata, aspetto importante visto che si parla molto in questo periodo di metaverso.
Un secondo motivo riguarda la scarsa influenza che i cambiamenti normativi potranno avere sulla crescita dei ricavi per i servizi di Apple. Gli analisti della banca scrivono che molti utenti preferiscono comodità e sicurezza a una piccola quantità di risparmi finanziari.
Una terza ragione sta nelle premialità agli azionisti tramite dividendi e buyback azionari. Il colosso tecnologico genera qualcosa come 100 miliardi di dollari di cash flow all'anno ed è quindi probabile che una parte di questo fiume di denaro confluisca nei titolari delle azioni. Apple ha già annunciato quest'anno nuovi piani di riacquisti di azioni e ulteriori ne sono in arrivo per 90 miliardi di dollari. In aggiunta le cedole dovrebbero aumentare del 10%.
Infine vi è da considerare la prospettiva del lancio della Apple Car, che dovrebbe vedere la luce nel 2025. Citi configura 2 scenari. Nel primo l'azienda affida la produzione in outsourcing; in tal caso le vendite complessive potrebbero avere un incremento del 10-15% e il margine operativo lordo del 5-11%. Nel secondo il gruppo si concentra sull'ecosistema per le auto, tipo il software per le auto CarPlay; a quel punto l'aumento delle vendite e del risultato di gestione sarebbe più modesto aggirandosi tra l'1% e il 2%.