Rivian Automotive cade del 4% nel pre-market di Wall Street scendendo sotto quota 80 dollari per azione. Le vendite di oggi confermao l'inizio difficile per il produttore di camion elettrici in questa prima fase del 2022. Dal 1° gennaio infatti il titolo ha perso il 21% in Borsa, essendo particolarmente bersaglio degli investitori dal momento che appartiene alla categoria dei titoli tecnologici. Il NASDAQ-100 nello stesso periodo ha perso circa il 4,5%.
L'aumento dei rendimenti obbligazionari conseguenti alle aspettative inflazionistiche e alle prospettive di rialzo dei tassi d'interesse da parte della Federal Reserve sta allontanando gli investitori dalle società che basano il loro business sulla crescita. Rivian ci è dentro in pieno e presto potrebbe vedersi aumentato il costo dei prestiti ricevuti per finanziare gli investimenti a medio-lungo termine. Adesso il titolo quota appena al di sopra del prezzo IPO di 78 dollari e si trova in regressione del 55% dal picco massimo di novembre 2021, quando raggiunse la cifra di 180 dollari per azione.
Rivian: ecco perché le azioni sono crollate
La discesa delle quotazioni di Rivian si è manifestata già ieri nell'after hours della Borsa americana con una perdita del 5,3% dopo che il direttore operativo, Rodney Copes, ha scritto nel suo profilo LinkedIn di aver rassegnato le sue dimissioni dall'azienda già dal mese scorso. Gli investitori sono stati colti di sorpresa in quanto la società non aveva pubblicato alcun comunicato stampa o effettuato un deposito normativo che rendesse nota la decisione di Copes.
Tutto ciò fa piombare l'attività produttiva di Rivian nell'incertezza, perché l'azienda aveva in programma di aumentare la produzione dell'R1T, il suo primo camion elettrico fabbricato nell'impianto di Illinois. Tale aumento deve essere supervisionato proprio dal direttore operativo e adesso questa mansione dovrà essere esercitata da qualcun altro, con non pochi disagi nel periodo vacante del passaggio di consegne. La società ha reso pubblica una dichiarazione dove ha affermato che i compiti di Copes sono stati distribuiti tra le persone che formano il team aziendale.
Un'altra ragione per cui le azioni Rivian sono diminuite di valore deriva dalla comunicazione societaria di una produzione di circa 1.000 veicoli nel 2021, al di sotto di quanto a metà dicembre l'Amministratore Delegato RJ Scaringe aveva previsto, ossia 1.200 unità. Gli analisti prevedono quest'anno la consegna di 40.000 veicoli e per l'anno prossimo di 100.000. Questo significa che il ritmo produttivo deve decisamente aumentare per raggiungere l'obiettivo. In teoria la cosa sarebbe nelle corde dell'azienda, visto che lo stabilimento dell'Illinois è in grado di sfornare 200.000 veicoli all'anno.
Un brutto segnale è arrivato la scorsa settimana quando Amazon, uno dei principali clienti di Rivian, ha dichiarato che avrebbe acquistato furgoni elettrici da Stellantis. Questo potrebbe mettere a rischio la capacità dell'azienda con sede a Plymouth di guadagnare quote di mercato importanti, soprattutto in rapporto alla domanda dei grandi clienti.