Bill Gates esalta gli investimenti nelle nuove tecnologie green previsti dall'
Inflation Reduction Act (IRA). Nel corso di un poadcast, il fondatore di Microsoft ha detto che le politiche del governo americano saranno fondamentali per la transizione energetica. Secondo il miliardario, i 374 miliardi di dollari previsti dalla legge USA per sostenere le tecnologie legate al clima e all'energia dovrebbero far
ripartire l'innovazione e raggiungere l'obiettivo di ridurre le emissioni di CO2.
Un aspetto negativo rilevato da Bill Gates però riguarda il fatto che l'IRA "distorce in qualche modo il commercio di veicoli elettrici e componenti tra Europa e Stati Uniti". A suo giudizio, bisognerebbe che ci fosse un "libero scambio in tutto ciò che ha a che fare con le automobili", attraverso un meccanismo di concorrenza, che risulterebbe positivo per entrambe le regioni. "Spero che questa cosa possa essere perfezionata in modo da non distorcere nulla sul mercato delle auto elettriche", ha detto.
L'importanza dell'idrogeno verde
Il problema attualmente è che alcune tecnologie, come quelle relative all'energia solare o eolica, sono in grado di fornire energia più economica rispetto a quella derivante dai combustibili fossili ma non sono costantemente disponibili. Per questa ragione, Bill Gates reputa che affinché la transizione green abbia successo, è necessario che vi sia una combinazione ottimale con la cattura e lo stoccaggio di carbonio, i sistemi di batterie industriale e l'idrogeno verde.
Purtroppo ancora si tratta di tecnologie che sono solo agli inizi. "Oggi non esiste essenzialmente un mercato per l'idrogeno verde", ha detto il filantropo, fondatore di Microsoft. Tuttavia, il fatto che per il prossimo decennio "i governi europei e americano finanzieranno alcuni progetti, penso che sia salutare. Creerà un mercato", ha aggiunto.
Una questione da affrontare relativamente all'idrogeno verde riguarda i costi, che sono ancora "quattro volte superiori di quanto dovrebbero essere", sottolinea Gates. L'IRA, però, attraverso i crediti d'imposta sarà in grado di "ridurre il c.d. premio verde", ossia la differenza tra il prezzo di un prodotto climaticamente neutro e uno esistente sul mercato. "Se innoviamo per ridurre il 'premio verde', questo tenderà idealmente zero o diverrà addirittura negativo, allora l'adozione su base globale, non solo per i Paesi ricchi ma anche per quelli a medio reddito, avverrà in modo abbastanza naturale", ha concluso uno degli
uomini più ricchi del mondo.