Le azioni Amazon hanno perso terreno in queste prime settimane dell'anno nella Borsa di New York, dopo che durante il periodo pandemico la società fondata da Jeff Bezos era stata tra le grandi protagoniste.
A guidare i rialzi allora era stato il volume enorme raggiunto dal commercio online, con le persone costrette a rimanere confinate in casa e impossibilitati a muoversi per andare a fare shopping nei negozi fisici. Il titolo ha raggiunto il suo massimo storico a 3.773 dollari a luglio dello scorso anno, ma poi si è arenato con la ripresa economica e la riapertura delle attività, senza però subire troppo scossoni.
Nel 2022 invece ha già lasciato per strada oltre il 10%, trainato dal disastro dei titoli tecnologici che sono stati venduti a mani basse sulle attese di aumento dei tassi da parte della Federal Reserve.
Amazon: 3 catalizzatori per il titolo a Wall Street
L'aspetto più negativo della situazione riguardante le azioni Amazon è che esse sono ancora molto costose, nonostante i cali delle quotazioni. Attualmente il titolo viene negoziato a circa 60 volte gli utili attesi per i prossimi 12 mesi, ovvero 3 volte quello che è il multiplo dell'indice S&P 500.
A questo punto gli investitori stanno valutando attentamente se le vendite rientrino nel territorio di correzione, il cui confine è delimitato da un ritracciamento del 10%, oppure se si stia configurando l'inizio di un rally ribassista che durerà per il periodo in cui la Banca Centrale USA attuerà una politica monetaria restrittiva.
1. I guadagni dell'azienda
In realtà però vi sono almeno tre possibili catalizzatori del titolo nel medio-lungo periodo che possono far riprendere il trend del gigante e-commerce. Un primo verte sui guadagni dell'azienda, che pubblicherà la prossima trimestrale il 3 febbraio.
Gli analisti si aspettano profitti annuali fino a oltre il 20% e un ampliamento dei margini nel prossimo triennio. La ripresa economica non andrà a inficiare il fatturato di un'azienda in continua crescita, perché le persone continueranno ad aumentare gli acquisti online nonostante una maggiore presenza nelle strade rispetto all'era delle quarantene e dei lockdown.
2. Lo split azionario
Un secondo catalizzatore potrebbe essere la decisione della società di effettuare uno split azionario. Di questa eventualità se ne parla da diverso tempo, ma finora l'Amministrazione non ha pensato di fare questa mossa.
Alcuni analisti sostengono che il 2022 sarà l'anno decisivo e comporterà una suddivisione di 10 a 1. Se così dovesse essere le quotazioni da 3.000 dollari passerebbero a 300, portando presumibilmente una nuova ondata di acquisti, una volta che le azioni saranno divenute più accessibili.
3. I servizi web dell'azienda
Un terzo fattore di acquisto consiste nel potere di Amazon nella sua attività di servizi Web, che gli analisti valutano circa 1.000 miliardi di dollari. Tutto ciò potrebbe servire per rendere vivaci altri segmenti di business che insieme sono valutati circa 700 miliardi di dollari.