Microsoft, il colosso del software, fondato da Bill Gates e Pual Allen e oggi guidato dal CEO Satya Nadella, è sotto la lente degli investitori dopo l’acquisizione del gigante dei videogiochi Activision Blizzard, una delle più famose aziende del settore gaming al mondo, conosciuta soprattutto per i titoli delle serie Call of Duty, World of Warcraft e per videogiochi più semplici ma di grande successo come Candy Crush.
Si tratta della più grande operazione cash della storia. L'acquisizione ha permesso alla casa di Redmond di raggiungere il 10,7% di quota di mercato dei videogiochi, superando anche la rivale storica Sony, che produce invece la Playstation, e la cinese Tencent. Vediamo perché e quali sono le ambiziosi di Microsoft in tal senso prima di scoprire tutte le acquisizioni del colosso tech dal 1975, anno in cui Gates e Allen crearono l’azienda.
Azioni Microsoft: gli investimenti e la diversificazione del business nel settore gaming
Quando si pensa a Microsoft si pensa ovviamente a Windows, software per PC come la suite d’ufficio Office e altri prodotti usati in tutto il mondo targati Redmond. Tuttavia, non vi è solo questo. Microsoft dal suo sbarco a Wall Street ha investito molte risorse sulla crescita delle linee esterne, soprattutto con l’intento di diversificare il business.
In tal senso, il valore dell'operazione di Activision è giustificato dall'importanza sempre crescente del mercato gaming. Più di 150 miliardi di dollari di ricavi totali per Statista, che secondo Newzoo raggiungeranno presto i 200 miliardi di dollari.
Quasi il doppio di quanto valgono i video in streaming delle varie Netflix, Amazon Prime, Disney Plus, e molto più della musica in streaming. I gamers sono più 3 miliardi in tutto il mondo tra smartphone, console, online e PC, e stanno crescendo continuamente. Inoltre c’è il tema del metaverso, considerato il futuro di Internet, su cui l’azienda vuole crescere esattamente come gli altri big player del settore tecnologico.
Un'acquisizione segnerebbe anche l'ultima e più grande mossa del CEO Satya Nadella per rimodellare Microsoft attraverso una serie di accordi che hanno contribuito a rendere la seconda azienda più quotata al mondo una potenza nel business computing e un gigante in ascesa nei videogiochi.
Azioni Microsoft: le 10 maggiori acquisizioni dal 1975
Dal 1987 Microsoft ha portato a termine circa 270 acquisizioni, diversificando il proprio business in molteplici settori. Detto del deal con Actvision, vediamo ora alcune delle più importanti operazioni che nel corso degli anni hanno portato a definire il gruppo di Redmond come lo conosciamo oggi.
Società acquisita |
Anno |
Valore in miliardi di dollari |
Activision Blizzard |
2022 |
75,00 |
LinkedIn |
2016 |
26,20 |
Nuance |
2021 |
16,00 |
Skype |
2011 |
8,50 |
Zenimax Media |
2020 |
8,10 |
GitHub |
2018 |
7,50 |
Nokia |
2013 |
7,20 |
aQuantive |
2007 |
5,90 |
Informatica |
2015 |
5,30 |
Mojang |
2014 |
2,50 |
La Microsoft di Nadella ha mostrato un enorme appetito per le acquisizioni, ma Activision è più del doppio del suo precedente più grande accordo. Precedentemente Microsoft ha pagato più di 26 miliardi di dollari per il social network professionale LinkedIn nel 2016, spingendo Microsoft nei social media. A luglio, Microsoft ha dichiarato che la società per la prima volta ha superato i 10 miliardi di dollari di entrate annuali.
L'anno scorso, Microsoft ha effettuato quella che allora era la sua seconda acquisizione più grande, sborsando 16 miliardi di dollari per la società di intelligenza artificiale Nuance Communications per aiutare ad accelerare la crescita nel mercato sanitario.
Altre acquisizioni degne di nota sono quelle di Skype, avvenuta il 10 maggio 2011 per 8,5 miliardi di dollari, Zenimax Media a marzo 2020 per 8,10 miliardi di dollari, GitHub nel 2018 (7,50 miliardi di dollari), Nokia nel 2013 per 7,20 miliardi di dollari, aQuantive nel 2007 per 5,90 miliardi, Informatica nel 2015 per 5,3 miliardi e infine Mojang nel 2014 per 2,5 miliardi di dollari.
Azioni Microsoft: le performance a Wall Street
Dal giorno della sua quotazione a Wall Street, il 13 marzo 1986, il titolo Microsoft ha registrato una performance stellare (+533.504% circa), negli ultimi cinque anni il rendimento del colosso di Redmont è invece pari al 483,89% (2017-2021).
Durante lo scoppio della pandemia di Covid-19 il titolo ha perso il 30,32% in Borsa dai massimi di febbraio 2020 ai minimi registrati a marzo dello stesso anno. Dal quel momento i prezzi hanno ripreso la via del rialzo e segnando una performance del 132,62%.
Per aver un metro di misura, il NASDAQ 100 - il principale indice azionario del settore tecnologico statunitense – è cresciuto dell’11.220% circa dal 1986, negli ultimi cinque anni (2017-2021) l’indice ha registrato un rendimento del 233% circa. Durante lo scoppio dell’emergenza sanitaria, il NASDAQ 100 è crollato del 30,45%.