Con l'inflazione americana che quest'anno ha viaggiato ai massimi degli ultimi 40 anni, gli investitori hanno trovato molto interessante una particolare categoria di obbligazioni: i Treasury Series I o I Bond. Si tratta di titoli che offrono un tasso d'interesse riflettente una componente basata sull'indice CPI (Consumer Price Index) non destagionalizzato e una parte fissa che il Tesoro USA adesso ha stabilito a zero.
Il tasso d'inflazione è fissato due volte l'anno, a inizio maggio ed a novembre, e si applica alle obbligazioni acquistate nei sei mesi successivi. Quindi, in questo momento comprare le obbligazioni significa godere dei tassi stabiliti a maggio. Da settembre 2021 a marzo 2022 il CPI destagionalizzato si è attestato al 4,8% mentre attualmente il tasso è fissato ad un livello doppio, al 9,6%.
Gli aumenti dei prezzi però si sono moderati negli ultimi mesi, quindi secondo le stime il tasso sulle obbligazioni che verrà utilizzato a novembre si aggirerà intorno al 6%. Da questo se ne deduce che gli investitori che intendono comprare gli I Bond dovrebbero farlo adesso e non a novembre, quando il rendimento di queste obbligazioni scenderà drasticamente.
I Bond: vantaggi e svantaggi
Il Tesoro americano vende I Bond dal 1998 e la collocazione presso il pubblico ha sempre avuto un certo successo. Sono soprattutto due le caratteristiche che rendono tali obbligazioni molto allettanti tra gli investitori. La prima è che fino alla scadenza, che può arrivare fino a 30 anni, i risparmiatori possono differire il pagamento delle tasse sugli interessi percepiti. La seconda è che tali interessi non sono assoggettati a imposte statali e locali, a differenza dei certificati di deposito bancari e delle obbligazioni societarie.
Tuttavia, gli I Bond hanno alcuni svantaggi rispetto ad altri titoli che coprono dall'inflazione come i TIPS (Treasury Inflation-Protected Securities). Questi ultimi hanno il vantaggio che non hanno limiti di quantità acquistabile, mentre i Treasury Series I possono essere acquistati per un massimo di 10.000 dollari l'anno, con ulteriori 5.000 dollari utilizzando i proventi dei rimborsi fiscali federali. Un altro punto a sfavore degli I Bond è che le obbligazioni devono essere detenute per un minimo di un anno e, se rimborsate prima dei cinque anni, subiscono una penale di interesse di un trimestre.
In definitiva, questa tipologia di obbligazioni è molto conveniente qualora si prevede che il tasso d'inflazione rimarrà alto a lungo, ma in questo momento le proiezioni per i prossimi 5 o 10 anni sono di un carovita che si assesterà al 2,5% e, di conseguenza, questi titoli potrebbero registrare una decisa contrazione del rendimento.