Pensato per proteggere i piccoli risparmiatori dalla crescita dei prezzi, il BTP Italia, il titolo di Stato indicizzato all'inflazione con scadenza 2028, ogni sei mesi paga interessi a tasso fisso sul capitale rivalutato all'inflazione del semestre di riferimento, sulla base dell'indice Istat sui prezzi al consumo per famiglie di operai e impiegati (tabacchi esclusi).
Secondo gli ultimi dati elaborati dalla Banca d'Italia, sono circa 1.600 i miliardi di euro che, tra circolante e depositi, sono alla ricerca di una protezione dall'azione erosiva rappresentata dall'inflazione. A settembre il FOI (Indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati al netto dei tabacchi) ha evidenziato un +0,3% mensile ed un +8,6% annuo mentre il dato generale si è attestato all'8,9%.
Il BTP Italia ha una durata di 6 anni con un premio fedeltà pari all’8 per mille per coloro che acquistano il titolo all’emissione e lo detengono fino a scadenza.
BTP Italia 2022: le caratteristiche principali
Si tratta di un titolo di Stato che offre rendimenti direttamente correlati con il tasso di inflazione. Per questo motivo, rileva il Tesoro, svolge una funzione importante di sostegno al risparmio privato e di salvaguardia del potere di acquisto di cittadini e famiglie. Le cedole semestrali saranno indicizzate al FOI e calcolate moltiplicando il tasso cedolare semestrale reale fisso (ottenuto dal tasso annuo definitivo diviso 2) per il capitale rivalutato.
Cosa succede in caso di deflazione? Nell'ipotesi di deflazione nel semestre, la cedola dello stesso semestre viene calcolata moltiplicando il tasso cedolare semestrale reale fisso per il capitale nominale non rivalutato.
Come di consueto, il titolo è collocato in due fasi:
- la prima, terminata ieri, è stata riservata esclusivamente ai risparmiatori individuali;
- la seconda fase, che si è svolta oggi, è stata riservata agli investitori istituzionali.
Il tasso minimo cedolare del BTP Italia con scadenza 2028 è stato inizialmente fissato, e successivamente confermato, all’1,60%.
Come nelle precedenti edizioni, ed alla luce del fatto che si tratta di un prodotto pensato per il pubblico dei piccoli risparmiatori, il taglio minimo ed il lotto minimo del BTP Italia 2022 è fissato a 1.000 euro. Il rimborso del capitale nominale avverrà in un'unica soluzione a scadenza. Come per tutti i titoli di Stato, il regime fiscale è quello agevolato, con tassazione fissata al 12,5%.
I risultati ed i dettagli del collocamento
A fronte di 71.645 contratti sottoscritti, nei tre giorni del collocamento della diciottesima emissione del BTP Italia il Ministero dell’Economia ha raccolto ordini per 7,28 miliardi, un risultato leggermente maggiore rispetto alla precedente edizione. Nel corso dell'offerta istituzionale, che come di consueto si è svolta in un solo giorno, sono stati raccolti 4,71 miliardi di euro. Di conseguenza, l'edizione 2022 del BTP Italia si è chiusa con sottoscrizioni per 11,99 miliardi euro.
“Il numero di contratti sottoscritti nel corso della prima fase - si legge in una nota del Tesoro- è stato uno dei più elevati mai registrati nelle emissioni BTP Italia, denotando una significativa partecipazione da parte dei risparmiatori retail, ai quali è specificatamente dedicato tale strumento”.
Nel corso dei primi tre giorni, dei 255.753 contratti conclusi sul MOT circa il 67% è stato di importo inferiore ai 20.000 euro, mentre se si considerano i contratti fino a 50.000 euro, si arriva a circa il 91 per cento del totale relativo a questa fase.
Nel corso invece della fase dedicata agli investitori istituzionali, che si è svolta nell’arco di 2 ore, sono stati registrati 222 contratti. Il 40,9% dell’ammontare emesso nella seconda fase è stato collocato presso le banche mentre il 39,4 per cento presso asset manager. Gli investitori con un orizzonte di investimento di lungo periodo hanno acquistato il 12,2 per cento dell’emissione (in particolare il 6,4 per cento è andato a fondi pensione e assicurazioni, mentre il 5,8 per cento è stato allocato a istituzioni governative). Agli hedge fund è stato allocato il 7,3 per cento dell’ammontare complessivo. La restante quota, pari allo 0,2 per cento, è stata assegnata a istituzioni non finanziarie.
Il collocamento del titolo ha visto una presenza rilevante di investitori domestici, che ne hanno sottoscritto il 48,1 per cento, mentre il restante 51,9 per cento dell’emissione è stato sottoscritto da investitori esteri.
Come sottoscrivere questo titolo
Come per le precedenti emissioni, i risparmiatori retail hanno potuto acquistare il BTP Italia, l'unico titolo di Stato italiano indicizzato al tasso di inflazione nazionale, negli istituti presso i quali è detenuto un conto titoli, in banca, presso gli uffici postali o utilizzando il proprio home banking.
Il collocamento è avvenuto sulla piattaforma elettronica MOT (il mercato telematico delle obbligazioni e titoli di Stato di Borsa Italiana) attraverso le banche dealer: Intesa Sanpaolo e Unicredit.
Per i titolari di conto Directa, è stato possibile sottoscrivere il BTP Italia con scadenza 2028 direttamente dal conto trading. Non è prevista alcuna commissione per l’acquisto all’emissione.
Conviene acquistare il BTP Italia?
Visto l’attuale livello dei prezzi, la risposta è sicuramente positiva. Ma, trattandosi di un titolo con scadenza 2028, è necessario adottare una view di medio-lungo periodo. Se, come molto probabile, le strette della BCE dovessero proseguire, nei prossimi mesi il livello dei tassi di Eurolandia, e quindi i rendimenti offerti dal comparto obbligazionario (anche sovrano), sarà per forza di cose più elevato.
Ma rendimenti e prezzi dei bond si muovono in maniera opposta e quindi è probabile che tra qualche mese anche il prezzo dei nostri BTP Italia 2022 finirà per scendere.
Inoltre va tenuto in considerazione un altro aspetto: oltre ad essere obbligazioni sovrane, i BTP Italia 2022 sono titoli specificatamente pensati per combattere la dinamica inflazionistica. Se le stime dovessero rivelarsi corrette, l’anno prossimo l’inflazione dovrebbe attestarsi al 5% ed a partire dal 2024 tornare verso i livelli auspicati dalla Banca Centrale Europea in area 2%.
Nel caso in cui queste ipotesi dovessero avverarsi, è probabile che l’attuale convenienza finisca per ridursi, o addirittura azzerarsi. Rispetto ad un BTP a tasso fisso, occorre tenere in considerazione che questo tipo di strumenti presenta una componente di incertezza perché parte del rendimento è legato all’andamento dei prezzi al consumo.
I risultati delle precedenti edizioni
Quella di novembre 2022 non rappresenta la prima emissione dell'anno. Nel mese di giugno, il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha messo in campo la diciassettesima emissione del BTP Italia collocando 9,44 miliardi di euro di controvalore.
Di questi, 7,26 miliardi sono stati collocati nella prima fase (risparmiatori retail) e poco meno di 2,2 miliardi nella seconda (investitori istituzionali).
Anche a giugno era presente il doppio premio di fedeltà dell’8 per mille ma, a differenza del prossimo collocamento, nella precedente emissione la scadenza era più lunga (8 anni, 28 giugno 2030).
Lanciato per la prima volta nel marzo 2012, il BTP Italia a maggio 2020 ha registrato un collocamento record nell’emissione speciale dedicata all’emergenza sanitaria: 22,3 miliardi di euro.