Anche se gli operatori sperano in un allentamento delle politiche di normalizzazione dei tassi, le strette monetarie delle maggiori banche centrali sono destinate a farci compagnia ancora per parecchio tempo. In un contesto in cui, fatta eccezione per la Bank of Japan, praticamente tutte le banche centrali stanno rialzando il costo del denaro, ci sono alcuni istituti centrali che hanno iniziato prima questo processo e che lo stanno portando avanti in maniera più convinta.
Stiamo parlando della Federal Reserve e della Bank of England: la prima è al sesto incremento dei tassi consecutivo, non accadeva dal 2005, e finora nel 2022 ha alzato i tassi di riferimento del 3,75%, il ritmo maggiore dagli anni ‘80. L’attuale livello dei tassi, compreso tra il 3,75 ed il 4 per cento, è il maggiore dal 2008.
Anche la BoE non ha perso tempo: iniziata a dicembre 2021, la serie ha registrato 7 strette che hanno fatto passare il costo del denaro dallo 0,1% all’attuale 3%.
Ma, come spesso ci capita di leggere, le performance passate non sono indicative dei risultati futuri. Alla luce di un’inflazione a livelli da record e della determinazione dimostrata finora, la Fed e la BoE continueranno l’opera di normalizzazione del costo del denaro anche nei prossimi anni.
Investire in obbligazioni in dollari Usa e sterline
L’aggressività delle due banche centrali finirà inevitabilmente per riversarsi sulle rispettive valute, il Dollaro Usa e la Sterlina, rendendo per gli investitori particolarmente interessante ottenere un’esposizione a queste due monete.
Da ieri, sul MOT e su EuroTLX di Borsa Italiana sono quotate due nuove obbligazioni emesse da Intesa Sanpaolo in dollari Usa ed in sterline inglesi: la prima, con codice ISIN XS2551322451 ha una durata di 3 anni, prevede cedole annuali fisse lorde del 6,05% pagabili semestralmente, mentre l’altra, della durata di 2 anni e con ISIN XS2551345312, prevede cedole annuali lorde fisse del 5,35% pagabili semestralmente.
Con questa nuova emissione, l’offerta di obbligazioni quotate direttamente sui mercati e negoziabili sul MOT ed EuroTLX in quota 57 strumenti.
I dettagli di questa nuova emissione
Nel caso dell’emissione in dollari il taglio minimo è di 2.000 USD mentre in quella denominata nella valuta d’Oltremanica si attesa a 1.000 GBP.
Trattandosi di obbligazioni denominate in valuta estera, gli investitori sono esposti al rischio legato all’andamento del tasso di cambio: un deprezzamento della valuta estera nei confronti della valuta dell’investitore porterebbe ad una diminuzione del rendimento (che potrebbe risultare anche negativo), mentre un apprezzamento della valuta estera genererebbe un rendimento aggiuntivo rispetto al tasso cedolare.
Le obbligazioni emesse da Intesa Sanpaolo sono di tipo Senior Unsecured e possono essere acquistate e rivendute al prezzo di mercato sul MOT e su EuroTLX di Borsa Italiana attraverso la propria banca o intermediario/broker di riferimento.