Dopo una pausa del trend rialzista avvenuta dall’inizio di ottobre in cui i prezzi del combustibile fossile sono tornati indietro rispetto ai massimi del 2021 ora, a causa dello scenario geopolitico e per le temperature basse dell’inverno ormai inoltrato potremo assistere ad ulteriori rialzi del gas naturale verso i massimi precedenti.
Gas naturale: i motivi del rialzo
Sono diversi i motivi per cui il gas potrebbe continuare la sua ascesa verso i massimi del 2021. Innanzitutto, le temperature basse hanno fatto schizzare la domanda dei caloriferi alimentati dalle centrali termiche degli edifici. Inoltre, la Russia sta giocando ancora una volta un ruolo importante.
Essendo il maggior fornitore in Europa, il Paese controlla sostanzialmente l’andamento dei prezzi del combustibile, soprattutto perché in questi ultimi mesi Mosca si è limitata a fornire i volumi prestabiliti nei contratti internazionali, ma non di più.
Così facendo, soprattutto in questo periodo di alta richiesta da parte del Vecchio Continente, la Russia ha indotto pressioni all’Europa riguardo al gasdotto Nord Stream, di cui manca ancora la certificazione finale che permetterebbe di non dover passare dall’Ucraina per gli approvvigionamenti.
Un'altra causa degli aumenti dei prezzi è data dalla chiusura di impianti di stoccaggio chiusi in Olanda, in cui era possibile mettere da parte del gas in estate per usarlo in inverno. Anche negli Stati Uniti le previsioni dei prezzi dell’energia prevedono un aumento per le case riscaldate con gas naturale del 30%.
La causa principale qui non è dovuta all’energia pulita bensì l’aumento è causato dalla riduzione della produzione di gas post pandemia in cui la maggior parte dei Paesi non sono tornati all’attività economica pre-Covid. Durante gli ultimi 20 mesi infatti, l’industria del gas ma anche quella del petrolio avevano ridotto la produzione per evitare l’eccesso di offerta durante la pandemia, ma si sono ritrovate poi con poche scorte non appena l'economia ha riaperto.
Non solo. La corsa del gas contribuisce a spingere i prezzi dell’elettricità in un mercato dove pesa il fattore Francia. Quest’ultima è costretta ad importare la materia prima a causa dello stop a quattro reattori nucleari deciso da EDF dopo che è stata rilevato un livello di usura maggiore del previsto su alcune tubature. Spegnere i 4 reattori ha portato ad una riduzione del 10% la capacità nucleare del Paese da cui proviene il 70% dell’elettricità dal nucleare. Per far fronte all’emergenza sono state rimesse in funzione sei impianti alimentati a petrolio.
Gas naturale: analisi tecnica e strategie operative
Il quadro tecnico del Gas naturale è impostato al rialzo anche se, nell’ultimo periodo, in particolare dalla candela del 29 novembre abbiamo assistito ad un ritracciamento abbastanza profondo dei prezzi. Infatti, proprio in questa data è stato rotta la linea di tendenza ottenuta collegando i minimi del 22 giugno e 18 agosto 2021.
Dopo la violazione di questa trendline, i prezzi sono scesi con forza, fermandosi sul supporto a 3,64 dollari, lasciato in eredità dai massimi del 28 giugno 2021. Da tale area è iniziato un rimbalzo, che ora potrebbe far riprendere l'uptrend dominante. Da un punto di vista operativo, si potrebbero valutare strategie di matrice long da 3,96 dollari, con stop loss identificabile a 3,64 dollari e obiettivo a 4,57 dollari.