L'India è tornata a importare oro a ritmi impressionanti. Quest'anno si è già arrivati a 703 tonnellate acquistate dall'estero, considerando solo i primi 9 mesi, mentre nel 2020 in tutto l'anno le importazioni lorde si sono fermate a 400 tonnellate. Ad attirare una nuova ondata di richieste l'allentamento delle misure restrittive, che viceversa avevano condizionato gli eventi durante il periodo pandemico.
Per l'ultimo trimestre 2021 si preannuncia un autentico boom, grazie alla stagione dei matrimoni nel Paese. In India infatti il metallo prezioso è considerato un elemento che porta fortuna e prosperità in questo tipo di cerimonie. Per tale ragione le persone si sono affollate nelle gioiellerie per fare grandi compere come mai successo negli ultimi 10 anni, secondo uno studio del World Gold Council.
Oro: il clima di festa dall'India spinge la domanda
L'Amministratore Delegato regionale per l'India, PR Somasundaram, ha confermato che ogni giorno nella nazione si stanno avendo matrimoni in un clima continuo di festa e questo aiuta molto a mantenere forte la domanda, che sarà tale anche nel 2022 a meno di una nuova ondata di infezioni da Covid-19 che imponga nuove chiusure.
Questo trimestre in particolare è stato caratterizzato dal festival di Diwall, celebrato all'inizio di novembre e per la prima volta da quando è scoppiata la pandemia. Tale giorno è considerato il più propizio nel calendario indù, dove gli indiani si precipitano nei negozi che rimangono aperti fino a tardi per comprare tutta una serie di ornamenti per la partecipazione agli eventi, ma anche monete e lingotti per gli investimenti.
L'india è un Paese che ha pochissime miniere dedite all'estrazione di oro, pertanto gran parte del consumo che ne fa proviene dalle importazioni dall'estero. Di queste circa un terzo avviene sottoforma di minerale per la lavorazione, con 32 raffinerie impegnate in tutta la Nazione. Le aziende però vanno costantemente incontro a un grande problema, che è quello degli approvvigionamenti. Infatti sono in poche ad avere fornitori assicurati, per questo si scatena spesso una concorrenza sulla domanda che tende a spingere i prezzi del metallo giallo a livelli più elevati.
Oro: quanto incide la domanda indiana sulle quotazioni
Quanto potrebbe influire tutto questo sulle quotazioni dell'oro? Si sa che l'India è il secondo maggiore consumatore dietro la Cina, quindi un aumento della domanda avrebbe effetti benefici sul prezzo del metallo prezioso. Negli ultimi mesi però l'andamento sul mercato delle materie prime sembra addormentato su un intervallo di prezzi ristretto, nonostante ci siano buoni motivi per fare decollare le quotazioni.
L'inflazione in molti Paesi sta raggiungendo livelli di allarme e in questi casi l'oro ha sempre funzionato come forma di copertura dall'aumento dei prezzi al consumo, vista la capacità di mantenere inalterato il suo valore intrinseco. Inoltre le incertezze derivanti dalla ripresa aggressiva della pandemia con la nuova variante Omicron dovrebbe in teoria proiettare gli investitori verso quello che è sempre stato considerato un bene rifugio.
Eppure gli operatori di mercato tentennano e preferiscono ancora attività a rischio, ma che garantiscono un rendimento più interessante. Al riguardo non bisogna trascurare l'influsso delle criptovalute, che secondo alcuni hanno rimpiazzato l'oro nelle tradizionali funzioni che gli sono state sempre ascritte.
Il metallo giallo infatti, se da un lato rende più basso il costo opportunità di detenerlo con rendimenti reali negativi dei titoli a reddito fisso, dall'altro lato non produce alcuna rendita in un ambiente in cui da diverso tempo gli investitori vanno alla caccia di assets redditizi. Forse perché in tutti questi anni sono stati abituati troppo bene dal mercato azionario, retto finora dalla presenza decisiva delle Banche centrali.