Investire nelle commodity è sempre un’azione che si scontra con complessità e costi dei prodotti disponibili agli investitori che possono rendere l’operazione poco profittevole. Questo è vero soprattutto per gli ETC, nei quali il sottostante è rappresentato da contratti futures. Questo accade su praticamente tutti questi prodotti, tranne nei casi dei metalli preziosi dove c’è la possibilità di acquistare il sottostante fisico ad un prezzo spot.
Il petrolio è sicuramente una delle materie prime più utilizzate da chi cerca di fare speculazione sul mondo delle commodity. Il vantaggio è che utilizzando i contratti futures andare long o andare short è indifferente. Servono però alcune premesse e soprattutto la consapevolezza di quale situazione di mercato stiamo vivendo.
Petrolio WTI: ha senso guardare allo short con gli ETC?
Il petrolio WTI è passato da una quotazione negativa nel pieno della pandemia a prezzi sopra quota 90 dollari al barile. Nell’ultimo anno, l’ETC emesso da Wisdomtree Bloomberg WTI Crude Oil è cresciuto di oltre il 40% regalando molte gioie ai suoi investitori. Nello stesso periodo l’ETC Wisdomtree WTI Crude Oil 1X Daily Short è sceso di circa il 45%.
Sotto questa prospettiva potremmo dire che tutto torna. In realtà quando le curve dei contratti futures assumono posizioni in backwardation come ora, andare short rischia di rivelarsi una scelta molto costosa. Ogni contratto in scadenza viene sostituito con uno nuovo a prezzi più bassi producendo lo stesso effetto negativo che troviamo negli strumenti che vanno long di commodity in situazioni di contango. Quando il contratto a scadenza più lontana costa di più di quello a scadenza più vicina (la situazione normale di mercato) il costo di rolling impone un sacrificio all’investitore.
Appurato che la backwardation non è la condizione migliore per investire short (lo è per andare long), osservando il grafico del petrolio WTI questo “sacrificio” potrebbe essere compensato qualora nelle prossime settimane il WTI invertisse la sua tendenza in modo importante. Con gli ETC è sempre preferibile lavorare su tempi non troppo prolungati per evitare che troppe inefficienze si accumulano aumentando l’onerosità dello strumento.
Petrolio WTI: analisi tecnica e livelli trading
Sul grafico del petrolio WTI, la situazione non sembra dissimile a quella del 2018. La Fed alzava i tassi di interesse e addirittura a fine anno minacciava tre rialzi anche nel 2019. Troppo per un mercato che crollò del 20% a fine anno. Anche in quel contesto il prezzo della materia prima realizzò tre massimi ravvicinati con evidenti divergenze sull'RSI. Al quarto top dell'oscillatore inferiore a quello di inizio 2018, partì una correzione che da 70 dollari prese corpo fino a 45 dollari al barile.
Adesso ci risiamo con il WTI che flirta con area 90 ma con quattro massimi decrescenti di RSI. Petrolio a 60 dollari entro fine 2022? Nessuno lo prevede ma l’analisi tecnica e quella di un sentiment eccessivamente ottimista sembrano suggerire che uno storno potrebbe essere dietro l’angolo.