I prezzi del gas naturale crolleranno del 30% in Europa entro il primo trimestre 2023. A dirlo sono gli analisti di Goldman Sachs. La banca d'affari americana ritiene che dagli attuali livelli di 120 euro a megawattora, le quotazioni alla Borsa di Amsterdam scenderanno fino a 85 euro, per poi riprendere bruscamente la salita.
Le ragioni di tale dinamica derivano innanzitutto dagli stoccaggi, riempiti al 94% della loro capacità, e dalle 60 navi che trasportano GNL (Gas Naturale Liquefatto) ferme a ridosso delle coste europee in attesa di scaricare. Un fattore ribassista è inoltre rappresentato dal clima mite che, favorendo il contenimento della domanda, sta ritardando l'utilizzo a pieno ritmo del combustibile per il riscaldamento.
Tuttavia, gli esperti dell'istituto finanziario prevedono che, a partire dal secondo trimestre del 2023, la richiesta della materia prima riprenderà per la ricostituzione delle scorte e quindi i prezzi torneranno a salire, anche velocemente.
Gas naturale: attenzione alla Cina
Quanto aumenteranno i prezzi dopo la discesa non è facile prevederlo, anche se con i provvedimenti che l'Europa presumibilmente adotterà per evitare nuove impennate sarà difficile immaginare i picchi di 340 dollari a MWh che si sono visti ad agosto.
Dopo il picco delle tensioni con la Russia di questa estate, il Paese degli Zar ha interrotto i flussi da Nord Stream 1 per fantomatiche questioni di riparazione delle turbine, il Vecchio continente ha individuato alternative nelle forniture e proposto soluzioni per evitare nuovi picchi. Tuttavia, finora una formula definitiva non è stata ancora messa nero su bianco: i leader europei sono divisi su quelle che possono essere le soluzioni migliori per frenare i prezzi.
Un contributo alla risalita dei corsi del gas potrebbe arrivare anche dalla ripresa di un'economia cinese messa sotto pressione dai blocchi per frenare la diffusione del Covid-19. Secondo Fath Birol, direttore esecutivo dell'Agenzia Internazionale per l'Energia, il prossimo anno solo una piccola parte del nuovo GNL arriverà in Europa se l'economia cinese registrerà un rimbalzo e accrescerà le importazioni.
In base ai dati forniti dall'US Energy Information Administration, la Cina è stato il primo Paese al mondo nell'import di GNL nel 2021. Dopo i lockdown di quest'anno, nel 2023 Pechino potrebbe riprendere lo stesso ritmo di acquisto di prima e questo farebbe diminuire la quantità disponibile di gas naturale liquefatto, con il conseguente aumento di prezzo. Secondo Miguel Stilwell d'Andrade, Amministratore Delegato di EDP, società di servizi pubblici portoghese, la situazione è migliore in Europa rispetto a un paio di mesi fa, ma "ci sarà da aspettarsi molta volatilità per il futuro".