Dai minimi raggiunti a marzo 2020, le quotazioni del rame hanno dato inizio ad un rally che nelle scorse settimane le ha portate verso i massimi di agosto 2011. Sono principalmente due i motivi che hanno sostenuto il metallo rosso. Il primo è relativo alla sua correlazione con il ciclo economico grazie al suo ampio utilizzo in ambito industriale per le sue proprietà di condurre elettricità e calore: se gli ordini di tale materia prima diminuiscono o iniziano a venire posticipati, il prezzo crollerà.
Viceversa, un incremento delle ordinazioni permetterà alle quotazioni di salire. In tal senso ricordiamo come nel 2020 la Cina ha messo a segno importazioni record di rame e con le prospettive economiche in costante miglioramento in quasi tutte le aree del mondo le quotazioni sembrano destinate a salire ancora, offrendo inoltre una protezione contro i potenziali incrementi dell’inflazione. Da segnalare come il rame venga utilizzato per il 65% nel settore elettrico: questo porta al secondo fattore che sta spingendo verso l’alto i corsi.
Il processo di transizione energetica pone infatti le sue radici nell’elettrificazione e il metallo riduce le emissioni di CO2 grazie alle sue proprietà che riducono l’energia per creare elettricità. Il rame viene anche utilizzato negli impianti eolici, solari e fotovoltaici, ma anche nelle auto elettriche, che richiedono quasi 4 volte più rame rispetto ai veicoli tradizionali.
Con i Governi che vogliono raggiungere gli obiettivi fissati negli Accordi di Parigi e con la Cina che dice di impegnarsi ad avere emissioni zero entro il 2060, si può ragionevolmente pensare che la domanda di rame rimarrà elevata nei prossimi tempi.
Rame: analisi tecnica e strategie operative
Da un punto di vista grafico, le quotazioni del rame sono inserite in un fortissimo trend rialzista che ha preso una pausa in area 436,02 dollari a libbra. Questo intorno ha una forte validità resistenziale in quanto si trova in prossimità dei massimi storici raggiunti nel 2011.
L’obiettivo dei prezzi potrebbe tuttavia trovarsi in area 450 dollari, punto che ormai dieci anni fa ha definitivamente frenato l’ascesa dei prezzi dando inizio a un trend discendente pluriennale. Osservando la materia prima su un timeframe giornaliero, è da evidenziare come i prezzi si trovino sul supporto fornito dal livello orizzontale espresso dai minimi del 5 marzo 2021 e dalla linea di tendenza ottenuta collegando i minimi del 2 ottobre e 4 novembre 2020.
Una violazione di questa zona di concentrazione di domanda permetterebbe ai venditori di riportare i prezzi verso il successivo sostegno a 350 dollari, 38,2% del ritracciamento di Fibonacci disegnato su tutta la gamba ascendente iniziata a marzo 2020 e area di passaggio del supporto statico espresso dai minimi dell’8 dicembre 2020. Da un punto di vista operativo, si potrebbe sfruttare l’approdo sui supporti per valutare una strategia in linea con l’uptrend da 403,15 dollari con stop loss individuabile a 388 dollari e obiettivo a 420 dollari.